“Bisogna scongiurare il pericolo di nuove trivellazioni nei nostri mari, il Canale di Sicilia deve essere difeso dall’ennesimo scempio ambientale. I pilastri della nostra economia devono restare la pesca e il turismo, mentre petrolio e perforazioni dei nostri fondali, e tutte quelle attività che vanno contro il nostro Ambiente e la Salute dei cittadini, non possono più essere tollerati”, lo dice il senatore del Movimento 5 Stelle Rino Marinello che intende portare il caso direttamente dentro il Senato.
“La paventata possibilità di trivellazione petrolifera nell'area di mare del Canale di Sicilia ed in particolare nella zona compresa tra Sciacca e Pantelleria, denominato ‘Campo petrolifero Nilde’ – continua Marinello – preoccupa moltissimo associazioni ambientali e gli stessi cittadini che, a ragione, temono per le conseguenze devastanti sull'ecosistema marino e per la la salute della popolazione. Sono molti anni che permane questa grave minaccia ambientale e nessun Governo ha mai fatto nulla per salvaguardare il Canale di Sicilia, è arrivato il momento di dire basta”.
“Farò tutto il possibile – conclude il senatore 5 Stelle – per difendere i nostri mari e le nostre coste, bisogna scongiurare il rischio di concessioni connesse allo sfruttamento petrolifero. Infine, è indispensabile informare la popolazione relativamente allo stato dei fatti, all'insegna della doverosa trasparenza che deve caratterizzare il rapporto tra pubblica amministrazione e cittadinanza”.