Fra tre mesi si saprà se l'ex senatore Antonio d'Alì sarà sottoposto alla misura di prevenzione dell'obbligo di dimora.
Un anno fa la Procura antimafia di Palermo aveva chiesto la misura di prevenzione dell'obbligo di dimora per 5 anni a Trapani per il politico trapanese indicandolo come “soggetto socialmente pericoloso”.
Il procedimento adesso si è concluso, dopo che i giudici del Tribunale delle misure di prevenzione di Trapani hanno ascoltato tutte le parti. Gli stessi giudici hanno annunciato che la decisione verrà depositata tra 90 giorni.
La difesa dell'ex senatore di Forza Italia – assistito dall'avvocatessa Arianna Rallo – punta ad una sentenza di rigetto del Tribunale.
Questo procedimento è altra cosa, bisogna dire, di quello che vede imputato D'Alì per concorso esterno in associazione mafiosa. Un processo infinito, con la Cassazione che ad inizio anno aveva annullato la sentenza di prescrizione e assoluzione del reato di concorso esterno in associazione mafiosa rinviando nuovamente il procedimento in appello. Il processo d'Alì bis è ricominciato lo scorso ottobre.