Revocata la scorta a Vincenzo Conticello, l'ex titolare della Focacceria San Francesco passata alla Feltrinelli, che denunciò i suoi estorsori riconoscendoli anche in aula. Lo ha annunciato con un comunicato provocatorio sulla "fine della mafia" con il quale dice di voler organizzare una festa per celebrarne la sconfitta.
"Siete tutti miei ospiti il 27 dicembre in piazza San Francesco a Palermo e in altre piazze italiane. La mafia non c'è più", afferma l'imprenditore una nota, annunciando che il 14 dicembre scorso il comandante del nucleo scorte di Roma gli ha comunicato verbalmente il cessato pericolo per la sua vita e la conseguente revoca della scorta. Revoca che sarebbe già avvenuta a Palermo nell'agosto scorso. L'imprenditore andò via da Palermo nel 2009 cedendo i suoi punti vendita.
E a "Repubblica" dice: "Denuncerei ancora se fosse necessario ma con una consapevolezza diversa: quella di essere solo. Anche agli imprenditori che in questi giorni hanno trovato il coraggio di riprendere e registrare i loro aguzzini dico di non aspettarsi alcun supporto dalle istituzioni. Io ho perso tutto per testimoniare. Ero un produttore di Pil, adesso sono un impiegato. Avevo messo la mia vita nelle mani delle istituzioni e loro mi avevano detto che mi avrebbero protetto".
Conticello, protagonista della vicenda che culminò con la denuncia degli estortori e il loro arresto oltre all'inserimento nel programma di protezione dei testimoni di giustizia, fa notare che fino al settembre del 2017 la focacceria fu oggetto di una intimidazione. "Qualcuno rubò 16 tavoli e 60 sedie", dice. Insomma, Conticello non è affatto sicuro che la sua sicurezza non sia più in pericolo.
"Nessuno mi ha notificato un documento scritto - spiega al telefono Conticello - e adesso dallo Stato voglio che questo cessato pericolo, visto che tre su cinque dei mafiosi da me accusati sono stati scarcerati, sia messo per iscritto". Conticello dice anche di non essere riuscito a mettersi in contatto con nessuna autorità.
A sostegno di Conticello interviene il presidente dell'associzione testimoni di giustizia Ignazio Cutrò: "Faccio appello al ministro dell'Interno Salvini e al sottosegretario Luigi Gaetti affinché rivedano la decisione della revoca della scorta a Vincenzo Conticello".