16,40 - Si continua a monitorare la situazione dell’Etna, dopo la scossa di terremoto che ha fatto tremare diversi Comuni a ridosso del vulcano. Il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli a Sky tg24 dichiara: ”Dal punto di vista scientifico si tratterebbe di un evento isolato ma connesso alla situazione del vulcano i tecnici ci dicono che si sta andando verso un raffreddamento della lava e ci dovremmo aspettare una quiescenza dell'attività eruttiva il cui picco c'è stato a Natale, ora ci auguriamo che si vada verso una diminuzione del fenomeno”.
Da quando il vulcano ha iniziato a eruttare, il 24 dicembre, sono state decine le scosse di terremoto registrate dall'Ingv nel Catanese.
Borrelli, che è arrivato stamattina a Catania dopo il sisma, ha anche fatto un punto della situazione. ”Dopo una riunione, i sindaci coinvolti hanno evidenziato criticità e danni alle infrastrutture. Ora lavoriamo per assistere la popolazione, le persone che sono rimaste fuori dalle case, per dargli un ricovero e anche per verificare l'agibilità degli edifici”. Il capo del dipartimento della Protezione civile ha precisato che al momento ci sono "ventotto feriti, diverse persone fuori casa e 6 comuni più colpiti: abbiamo fatto una riunione al Centro coordinamento soccorsi con i sindaci della zona colpita, soprattutto quella di Zafferana Etnea, che hanno evidenziato criticità e danni alle infrastrutture".
13,50 - Dopo la scossa di terremoto di magnitudo 4.8 che questa notte ha colpito Catania il vicepremier Luigi di Maio annuncia che domani visiterà le zone colpite dal sisma. Il ministro del lavoro ne parla in un post su Facebook dove scrive: "Stamattina ho sentito il capo del dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli a proposito dell'eruzione dell'Etna e dello sciame sismico che sta interessando la zona di Catania. La Protezione Civile sta monitorando tutto e si sta muovendo con i primi sopralluoghi per valutare le entità dei danni e pianificare gli interventi di assistenza. Domani mattina sarò con Borrelli nel catanese per incontrare i cittadini e le autorità locali".
Poco dopo arriva anche il messaggio del premier Conte: "Vicino alle popolazioni del catanese per il #terremoto di stanotte. Seguo gli sviluppi in costante contatto con il capo del @DPCgov Borrelli e con il sottosegretario @vitocrimi. Ringrazio la macchina dei soccorsi che si è subito mobilitata e auguro ai feriti una pronta guarigione". Su Twitter Matteo Salvini, ministro dell'Interno, rivolge un pensiero ai soccorritori: "Grazie agli oltre 100 Vigili del Fuoco che da stanotte stanno lavorando fra le macerie dopo i crolli per il #terremoto in provincia di Catania. Fortunatamente non ci sono morti, solo feriti lievi. Vi terrò aggiornati, un pensiero agli sfollati e onore ai pompieri!".
Visualizza l'immagine su TwitterMatteo Salvini ✔@matteosalvinimi531 utenti ne stanno parlando Informazioni e privacy per gli annunci di TwitterGrazie agli oltre 100 Vigili del Fuoco che da stanotte stanno lavorando fra le macerie dopo i crolli per il #terremoto in provincia di Catania. Fortunatamente non ci sono morti, solo feriti lievi.
897 11:22 - 26 dic 2018
Vi terrò aggiornati, un pensiero agli sfollati e onore ai pompieri! @emergenzavvf
Una notte di paura anche per il ministro della Sanità, Giulia Grillo, che racconta sui social quegli attimi di terrore: "Tanta paura stanotte a Catania, alcuni crolli e per fortuna solo qualche ferito lieve. Grazie ai soccorritori, sono in continuo contatto con le autorità" ha scritto il ministro catanese su Twitter. Visualizza l'immagine su Twitter
Giulia Grillo ✔@GiuliaGrilloM5S58 utenti ne stanno parlando Informazioni e privacy per gli annunci di Twitter Un messaggio di vicinanza alle popolazioni colpite e ai soccorritori anche da Mara Carfagna (vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia): "In questo giorno che per molti è di festa, siamo vicini alle comunità colpite dal terremoto. Un sentito ringraziamento a chi è al lavoro per garantire sicurezza e assistenza alle persone colpite".Tanta paura stanotte a #Catania, alcuni crolli e per fortuna solo qualche ferito lieve. Grazie ai soccorritori, sono in continuo contatto con le autorità.
110 09:29 - 26 dic 2018
Mara Carfagna@mara_carfagna32 utenti ne stanno parlando Informazioni e privacy per gli annunci di TwitterIn questo giorno che per molti è di festa, siamo vicini alle comunità colpite dal #terremoto. Un sentito ringraziamento a chi è al lavoro per garantire sicurezza e assistenza alle persone colpite.
136 11:20 - 26 dic 2018 Informazioni e privacy per gli annunci di Twitter
13,00 - Terremoto a Catania: possibili altre scosse. La zona dell’Etna orientale, dove questa notte si è registrato un terremoto di magnitudo 4.8, è ad alta attività sismica e secondo Carmelo Monaco, direttore del Dipartimento e professore di geofisica all’Università di Catania, dice che “non si possono escludere altre scosse in tempi ravvicinati”. Nella zona, ricorda l’esperto, sono molti i terremoti registrati negli anni passati e tutti con le stesse caratteristiche.
La paura, quindi, è che nelle prossime ore possano esserci nuovi terremoti nella stessa area dove questa notte la terra ha tremato alle ore 3.18 con magnitudo 4.8. Nella mappa della sismicità in Sicilia, diffusa dall'Ingv si nota come l'area di Catania rischia di essere tra le più colpite dai terremoti. Ne è testimonianza l'attività vulcanica di questi giorni dell'Etna.
"Si tratta di una zona ad alta attività sismica. Perciò non si possono escludere altre scosse in tempi ravvicinati", è quanto ha spiegato all'Adnkronos Carmelo Monaco, direttore del Dipartimento e professore di geofisica all'Università di Catania. "Siamo in presenza di una tipica attività della zona in cui periodicamente movimenti tettonici ed eruzione dell'Etna si alimentano a vicenda", ha aggiunto l'esperto. "Il tutto parte da un processo tettonico di apertura che richiama il magma la cui fuoruscita crea un disequilibrio nel sistema attivando la faglia e causando il sisma. In genere si tratta di terremoti molto superficiali che hanno la caratteristica di causare danni significativi se rapportati all'entità, ma in un raggio d'azione molto circoscritto". Secondo il direttore del Dipartimento e professore di geofisica all'Università di Catania, nella zona sono molti i terremoti registrati negli anni passati e tutti con le stesse caratteristiche. "Si tratta sempre di terremoti legati all'attività del vulcano. Una sorta di gioco tra attività vulcanica e tettonica", ha spiegato. Fenomeni simili ci sono stati per esempio nel 1875, nel 1914, nel 1919, nel 1931, nel 1984 e da ultimo nel 2002 quando il 29 ottobre in una giornata si registrarono 5 scosse di terremoto di magnitudo superiore a 4.
10,00 - A seguito del terremoto di questa notte che ha interessato il catanese, e su richiesta della Direzione Regionale, dal Comando provinciale dei vigili del fuoco di Trapani è partita Sezione Operativa, con 9 uomini e 4 automezzi, 2 funzionari tecnici e 3 unità USAR, per un totale di 16 uomini e 8 automezzi.
E' stata una notte da incubo per gli abitanti della provincia di Catania, colpita da uno sciame sismico che ha raggiunto l'apice alle 3.19 con una scossa di magnitudo 4.8“.
I danni maggiori sono segnalati al momento nella zona di Zafferana Etnea, dove ci sono stati cedimenti di case vecchie e abbandonate. In particolare nella frazione di Fleri, dove i crolli hanno interessato la vecchia chiesa del paese e dove si sono registrati due feriti, non gravi, con contusioni, escoriazioni e un pò di sangue e che si considerano dei «miracolati».
09,30 - «È stato troppo forte. Siamo tutti per strada qui». Così su Twitter una ragazza racconta la notte di terrore vissuta nel Catanese dopo la scossa di magnitudo 4.8 registrata poco dopo le 3, con epicentro a 2 chilometri a nord di Viagrande, sul versante dell'Etna.
In molti si affidano ai social per sfogarsi dopo gli attimi di angoscia provati: «Il letto e l'armadio che tremavano ed io fermo per la paura». E ancora: «Altra scossa di terremoto, sto tremando e piangendo come una stupida. Non ce la faccio più». «La terra al momento ha smesso di tremare, io invece sto continuando a farlo. Forte», si legge in un tweet.
C'è chi riferisce di cedimenti in alcune frazioni: «Zafferana Etnea, danni e crolli di calcinacci da una chiesa», scrive un utente che posta anche alcune foto a testimonianza delle sue parole.
In molti raccontano di aver sentito distintamente la scossa: «Ragazzi io non mi sveglio mai, questa volta caz... se l'ho sentito», si legge in un tweet. La paura è quella dell'arrivo di nuovi terremoti: «Continuano le scosse. Le percepite anche voi?», chiede un utente, che conclude: «Ormai non distinguo la realtà dall'incubo».
Non me la sento #Terremoto #etna #catania pic.twitter.com/KAcshthg1P
— Predico Bene (@AhSolita) 26 dicembre 2018
08,45 - Il terremoto a Catania sorprende una famiglia nella notte: crolli in casa, urla e fuga precipitosa fuori per una famiglia ripresa in un video che vi mostriamo.
Paura e gente in strada, soprattutto famiglie con bambini piccoli, nei paesi vicini all'epicentro del terremoto di magnitudo 4.8 registrato alle 3,19 con epicentro tra Viagrande e Trecastagni in provincia di Catania. Si tratta della scossa più violenta da quando è cominciata, il 24 dicembre, l'eruzione dellì'Etna.
Il centro più colpito è Fleri, una frazione di Zafferana Etnea, ma si registrano danni a Santa Venerina dove sono caduti calcinacci dalla facciata della chiesa principale Santa Maria del Carmelo in Bongiardo, a Zafferana Etnea e nell'Acese. I danni sono evidenti in diversi paesi e ci sono almeno dieci feriti tra i quali un uomo di 80 anni estratto dalla casa gravemente danneggiata, a Fleri.
Qui il video della famiglia in fuga da casa.
08,00 - Dopo la scossa di terremoto che ha colpito Catania questa notte (magnitudo 4.8 registrata alle 3.18) si contano i danni e si valutano i rischi per la popolazione. Le autorità hanno deciso di chiudere parzialmente l'autostrada A18 Catania-Messina con uscita obbligatoria allo svincolo di Acireale. La chiusura serve per dare la possibilità ai tecnici di verificare lo stato dell'arteria. Le verifiche si sono rese necessarie dopo la forte scossa scossa che ha creato delle lesioni sull'asfalto nel tratto compreso tra Giarre e Acireale. Sono in corso delle verifiche sulla sicurezza e sulla stabilità del tratto attualmente chiuso al traffico.
La scossa di questa notte ha fatto crollare parzialmente abitazioni, chiese e ferito alcune persone. Una famiglia viva racconta quei momenti drammatici: “Noi, vivi per miracolo, ci siamo salvati usando i mobili come scudo”. Per tutta la notte decine di scosse si sono registrate nella zona. La causa è l'attività vulcanica dell'Etna.
07,30 - I primi video dei crolli causati dal terremoto in provincia di Catania legato all’attività dell’Etna degli ultimi giorni. Il sisma è stato registrato alle 3:19 con ipocentro a solo 1 km di profondità ed epicentro vicino Viagrande.
A Pennisi (Acireale) gravi danni alla chiesa Maria SS. del Carmelo. Crollato il campanile e la la statua di Sant'Emidio il quale è venerato dalla popolazione di Pennisi proprio perché la frazione sta sulla faglia del terremoto ed è considerato il santo protettore dei terremoti.
07,00 - E' stata di magnitudo 4.8 la forte scossa di terremoto avvenuta alle 3:18 a nord di Catania. Secondo i rilevamenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a solo 1 km di profondità ed epicentro vicino ai comuni di Viagrande e Trecastagni. Molte persone nel panico per le strade. Diversi danni segnalati.
Quattro i feriti finora, un ottantenne è stato estratto dalle macerie. Numerosi i danni alle chiese e alle vecchie abitazioni, per lo più nella zona di Zafferana Etnea. Chiuso precauzionalmente al traffico un tratto dell’autostrada Catania-Messina, la A18, tra Acireale e Giarre per la presenza di «lesioni» sospette sull’asfalto.La macchina dei soccorsi è partita immediatamente, e già prima dell’alba il capo del Dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, ha convocato il Comitato operativo a Roma.
«Siamo vivi per miracolo», ripetono i due feriti che fanno parte di una famiglia di Fleri. Le pareti della loro casa sono crollate: «Eravamo a letto - ricostruisce il capo famiglia -, ci siamo svegliati di soprassalto e visto le pareti crollarci addosso. Per fortuna i mobili ci hanno protetti dalle macerie». A Zafferana Etnea un ottantenne è stato estratti dalle macerie della sua abitazione dove il sisma lo ha sorpreso nel sonno: portato in ospedale con un’ambulanza è stato accettato nel pronto soccorso in codice verde per delle contusioni alla testa. Lo stesso per un abitante di Pisano.
La forte scossa ha provocato danni alle chiese a Pennisi e alla chiesa del Sacro Cuore a Santa Venerina. Mentre a Zafferana Etnea una casa di riposo per anziani ha riportato delle lesioni e i pensionati si rifiutano di rientrarvi. Crollata anche qualche vecchia casa disabitata in massi lavici ha subito danni a Zafaferana Etnea. Lesioni in abitazioni si segnalano nell’Acese nella zona di Lavinaio e a Santa Maria La Stella, frazione marinara nella Timpa di Acireale. Alcune famiglie a scopo precauzionale hanno lasciato le loro case e si preparano a trascorrere il resto della notte in auto.
La scossa - avvertita anche a Taormina, nel Siracusano e nel Ragusano - è legata all’attività del vulcano Etna, con la nuova eruzione alla vigilia di Natale che è stata seguita da uno sciame sismico intenso: più di 200 le scosse fino a questo momento. Nelle ultime ore l’Etna ha fatto registrare un’ulteriore impennata dei valori dei tremori dei suoi condotti magmatici interni, segnale della presenza di grande «energia» e di magma in movimento che spinge sulle pareti dell’edificio vulcanico. Dalla mezzanotte sono state almeno sette le scosse di terremoto (considerando solo quelle di magnitudo uguale o superiore a 2) registrate sull’Etna, tra cui una di magnitudo 3.3 all’01:09 con epicentro 4 chilometri a nord di Aci Sant’Antonio.