Tutti assolti, alcuni per la particolare tenuità della vicenda e altri perché il fatto non sussiste. Si conclude così il processo per una turbativa d'asta al comune di Torretta.
I fatti risalgono al 2011 e riguardano un affidamento dal valore di alcune centinaia di euro per la gestione del campo sportivo nel Comune in provincia di Palermo. Gli assolti con formula piena sono stati Vincenzo Antonio Guastella, che allora era sindaco, la responsabile amministrativa Maria Stella Candela e Danilo Parisi, il fiduciario di una società sportiva presso il Comune. La sentenza è di pochi giorni fa.
La particolare tenuità del fatto evita la condanna a Rosario Vadalà, presidente dell'associazione Alleanza sportiva siciliana, e ad Erasmo Guastella che avrebbe fatto da intermediario nella vicenda. Per questi ultimi due imputati la Procura aveva chiesto la condanna rispettivamente a due e a tre anni e mezzo di carcere. Una richiesta non accolta dal tribunale presieduto da Fabrizio La Cascia.
Pur di aggiudicarsi l'affidamento della struttura per 15 anni, secondo l'accusa, gli imputati avevano concordato un piano che prevedeva l'acquisizione di informazioni riservate sulla gara, la presentazione di offerte di comodo e la falsa attestazione della regolarità delle procedure. Tutti fatti contestati dal legale della difesa, l'avvocato Massimo Solaro. Alla fine il processo si è chiuso con un nulla di fatto.