La giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera dei deputati dice no alle intercettazioni che la procura di Termini Imerese avrebbe voluto utilizzare contro Alessandro Pagano, l’ex coordinatore della Sicilia occidentale di “Noi con Salvini” coinvolto nell’indagine su Salvino Caputo, l’ex commissario straordinario del movimento. Il via libera è arrivato solo per una conversazione poco rilevante. Solo il M5S ha votato contro.
L’indagine è quella in cui l’ex deputato regionale Pdl Salvino Caputo è chiamato in causa per una presunta truffa elettorale in vista delle Regionali 2017. L’avvocato palermitano era incandidabile per la legge Severino, in lista aveva inserito il fratello Mario “detto Salvino”. L’inchiesta della procura va comunque avanti.
Intanto Pagano annuncio querela nei confronti dei responsabili di Prima Tv: “Ho dato mandato ai miei legali di procedere in giudizio nei confronti degli editori e dei diretti responsabili de La Prima Tv con un’azione risarcitoria il cui ricavato devolverò a finalità di pubblica utilità. Il fango mediatico che questa emittente mi sta scagliando addosso ha superato ogni limite con uno spregiudicato collage di notizie spudoratamente false e montate ad arte per farle risultare verosimili, quantomeno ad una parte dell’opinione pubblica magari meno informata. Una torbida attività di disinformazione, che non esita a colpirmi con giudizi e, soprattutto, con accostamenti tanto gravi quanto lesivi della mia onorabilità. Non esiterò a rappresentare i fatti agli Ordini dei Giornalisti competenti per le dovute sanzioni nei confronti di chi ha calpestato l’inderogabile dovere di verità sancito dall’articolo 2 della legge professionale che regola l’attività giornalistica”.