Settimo Mineo, il gioielliere di corso Tukory ritenuto il capo della nuova cupola di Cosa nostra, resta in carcere. I giudici del tribunale del riesame hanno respinto la richiesta di scarcerazione presentata dagli avvocati Restivo e Russo. I legali hanno ora annunciato ricorso in Cassazione, tenendo conto dell’età del loro assistito, ormai ottantenne.
Ma su Mineo, arrestato recentemente nel corso dell’inchiesta con 48 fermi, pesano accuse pesanti. La sua gioielleria di corso Tukory è ritenuta dagli inquirenti la base operativa dei suoi affari e un luogo dove sono avvenuti diversi incontri tra mafiosi di Palermo.
Sul suo conto, i magistrati della Dda stanno ora raccogliendo le dichiarazioni di Francesco Colletti, il boss di Villabate che ha deciso di collaborare con la giustizia.