Diverse scosse di terremoto si sono registrate nel Catanese.
La prima - ieri alle 19.30 - è stata localizzata a 11 chilometri, a nord di Ragalna, in provincia di Catania. Si tratta di una scossa di magnitudo 3.4 della scala Richter. L'ipocentro è stato individuato a quattro chilometri di profondità.
Il terremoto è stato avvertito pure a Zafferana Etnea e nella zona costiera di Giarre e Riposto, ma non si registrano danni a cose o a persone.
Un'altra scossa, di magnitudo 2.4, è stata registrata nella notte, alle 00.28 e in questo caso i comuni più vicini all'epicentro sono Zafferana Etnea, Milo Santa Venerina. L'ultima, sempre di magnitudo 2.4, è stata registrata dall'Ingv alle 5.40 di stamattina. I comuni più vicini all'epicentro sono Ragalna, Biancavilla e Adrano.
La terra ha iniziato a tremare dallo scorso 26 dicembre, quando si è verificato un terremoto di magnitudo 4.8. E da quel giorno gli sfollati, inizialmente 600, sono aumentati: oggi se ne contano 1.096.
Sono infatti decine le case distrutte e inagibili.
Aumenta il numero degli sfollati per i danni causati dal terremoto di magnitudo 4.8 del giorno di Santo Stefano sull'Etna: sono 1.096. E' quanto si apprende dalla Protezione civile regionale. Sono 798 quelli ospitati in alberghi convenzionati con la Regione Siciliana, 292 quelli che hanno fatto ricorso a sistemazioni autonome e due le persone ospitate in strutture pubbliche.
Sono salite a 4'212 le richieste di sopralluoghi, mille delle quali sono state già eseguite. Case agibili sono 476, parzialmente agibili 258 e 266 quelle inagibili. Controllate 42 scuole: 35 sono agibili, 5 parzialmente agibili (una ciascuna a Santa Venerina e a Aci Catena e tre ad Acireale), due di Acireale non agibili.