Marsala 2020. Potrebbe essere il titolo di un film, invece è lo scenario che si sta costruendo per le amministrative.
Incontri e riunioni si susseguono nel centro destra cercando di porre un freno all'ascesa di Giacomo Tranchida, puntando su un progetto totalmente discontinuo all'amministrazione di Alberto Di Girolamo.
Ma chi è il centro destra a Marsala? A riunirsi qualche giorno fa i centristi dell'Udc con Mimmo Turano ed Eleonora Lo Curto, Stefano Pellegrino per Forza Italia, Enzo Sturiano, Massimo Grillo, Paolo Ruggieri per Diventerà Bellissima, Vito Armato per la Lega.
La riunione mira a cercare un candidato che possa essere fresco politicamente e allo stesso tempo capace, un professionista che non lasci spazio alla scalata di Tranchida.
Ma siamo sicuri che i partecipanti a quell'appuntamento siano tutti d'accordo? Intanto, parliamo di anime completamente diverse con la presenza dei non moderati rappresentati dalla Lega, inoltre ci potrebbero essere idee diverse all'interno dell'Udc stesso, seppure dicano il contrario. Turano propenderebbe già in favore della candidata presentata da Tranchida, Andreana Patti. Del resto a fine 2019 il sindaco di Trapani dovrà sostituire gli assessori dando spazio ai partiti politici, e l'Udc farà la sua legittima proposta di avere un posto in giunta.
La Lo Curto, al momento, assume una posizione contraria, che è quella di schierare un professionista, citando Salvatore Ombra.
Ruggieri che farà? Il suo leader regionale, Nello Musumeci, dialoga bene sia con Fratelli d'Italia che con la Lega per cui la candidatura da sposarsi sarà certamente di centro destra.
Da non sottovalutare l'asse, sempre più forte, che si sta costituendo tra i deputati regionali Baldo Gucciardi, Stefano Pellegrino e Mimmo Turano.
Asse che ha già eletto il sindaco di Santa Ninfa, Giuseppe Lombardino, che è in campo per l'elezione di Domenico Venuti a Salemi, e che sta sperimentando una nuova cordata a Marsala. Al momento si muovono sotto traccia ma l'accordo c'è. Il 2020 non è vicinissimo, molte alleanze potranno saltare e qualche nuovo nome, o vecchio, si potrà delineare all'orizzonte.
E il Pd? Il Pd al momento è solo una bandiera incapace di rigenerare la propria classe dirigente, piegato su stesso conta le ferite e non fa nulla per curarle. Troppi malumori, troppe polemiche e nessuna novità di rilievo. Basti pensare che l'assemblea regionale del partito, ne sono stati nominati 180, al momento è costituita dai soliti nomi designati da Tizio e Caio solo per occupare caselle, anche a conduzione familiare. Per Marsala Anna Maria Angileri ha piazzato Federica Meo, la stessa Angileri mira alla segreteria provinciale, per Trapani Francesco Brillante ha pensato di piazzare suo padre e poi c'è la gucciardiana Mariangela Miceli.
Quando si dice che il cambiamento è simile ad un disastro.