L'epistassi è un evento comune nei bambini, è la fuoriuscita di sangue da una o da entrambe le narici. Di solito è causata dall'eccessiva secchezza della mucosa del naso, ma a volte anche dallo sfregamento o dalle lesioni dovute alle dita nel naso che i bambini si mettono spesso per pulirselo. Anche un urto al naso o semplicemente soffiarsi il naso vigorosamente può causare epistassi, tutte queste evenienze sono più frequenti nei bambini che soffrono di rinite allergica. Raramente il sanguinamento dal naso è grave e solo in casi eccezionali richiede ospedalizzazione. Ciononostante, sanguinamenti frequenti, anche se di scarsa entità, possono essere motivo di preoccupazione per i genitori e i bambini. Generalmente l'epistassi nei bambini è un evento di scarsa gravità e può essere gestito facilmente in autonomia comprimendo le ali nasali. Se il sanguinamento fosse ricorrente o abbondante, è bene invece visitare nel giro di breve tempo il paziente per decidere la strategia più adeguata da adottare. I bambini con epistassi refrattaria o con patologie predisponenti questo disturbo (ad esempio tumori nasali o disordini della coagulazione) richiedono invece un approccio personalizzato e un consulto specialistico.
La visita deve essere immediata se:
• il bambino ha perso una grossa quantità di sangue ed è svenuto; se la quantità di sangue persa è notevole il pericolo è che si vada incontro a uno shock emorragico, il bambino è molto pallido, sudato, con le estremità fredde e non si regge in piedi. Il sangue macchia estesamente il fazzoletto è in genere pochi millilitri di sangue perso sembrano dieci volte maggiori per l'estensione della macchia sui fazzoletti usati normalmente per pulire il naso;
• sta sanguinando da più di 20-30 minuti e il sanguinamento non sembra arrestarsi; ha episodi in numero maggiore di tre della durata superiore a 10 minuti ciascuno;
• sulla cute sono presenti delle macchie brunastre (ecchimosi) non causate da una contusione; quando le epistassi sono particolarmente frequenti e/o il sanguinamento non si arresta facilmente è bene sospettare che ci sia un disordine nella coagulazione del sangue, in questo caso sono spesso presenti a livello cutaneo delle macchie brunastre o delle piccole petecchie. I più comuni difetti di coagulazione sono i difetti piastrinici (piastrinopenie o piastrinopatie) e la malattia di von Willebrand;
• perde sangue anche dalla bocca o dalle gengive;
• ha vertigini e non è in grado di mantenersi in piedi;
• ha subito un trauma cranico e fuoriesce liquido chiaro dalle narici; davanti a trauma cranici importanti possono esserci rinoliquorrea per fratture della porzione anteriore della base cranica;
• ha disturbi visivi e appare confuso; emorragie a carico delle strutture cerebrali interessanti il chiasma ottico.
La visita, invece, va programmata se:
• il bambino ha meno di 1 anno; le epistassi sono rare a quest'età, per cui è necessario indagare su malattie sistemiche della coagulazione;
• l'epistassi è un problema ricorrente; l'emorragia profusa o ricorrente può divenire causa di anemia: sarà utile allora valutare l'opportunità di sottoporre il bambino a esame emocromocitometrico (per confermare o meno una anemia);
• se in famiglia ci sono altri casi di epistassi; anche in questo caso si può sospettare un difetto di coagulazione;
• se si associa una patologia delle alte vie respiratorie.
Per arrestare il sanguinamento fate sedere il bambino e rassicuratelo, è importante che il bambino non pianga o si agiti troppo, ne tanto meno che lo si metta sdraiato, perché così facendo potrebbe aumentare la pressione nei vasi sanguigni del naso e peggiorare il sanguinamento; inoltre, da sdraiato, il sangue cola dal naso direttamente in faringe. Inclinatelo con il busto in avanti facendogli sputare fuori il sangue perché non lo deglutisca, inghiottire il sangue è irritante per lo stomaco, il sangue ingerito provoca facilmente vomito. Fategli soffiare il naso delicatamente per liberarlo dai coaguli, tenete compresse le narici tra le dita nella parte cartilaginea per almeno 3 minuti, senza lasciare mai la pressione per consentire la formazione del coagulo. Se la compressione viene eseguita correttamente, più del 99% delle epistassi si arrestano dopo 10 minuti. Se nella narice sono presenti secrezioni crostose, applicate dell'acqua ossigenata: inserite nella narice una parte di garza imbevuta di acqua ossigenata e lasciatela qualche minuto; dopo averla tolta, ripetere il tamponamento con due dita, a “molletta”. Se non c'è beneficio, contattare nuovamente il medico, ma nel frattempo continuate la pressione. L'acqua ossigenata libera ossigeno, con potere detergente, antisettico, emostatico, è utile quando l'epistassi si associa a secrezioni nasali dense e crostose. Non tenere schiacciato il naso per meno di 1-2 minuti, non premere la parte ossea del naso e non stringere troppo forte, i panni bagnati o il ghiaccio sulla fronte non aiutano a fermare la fuoriuscita del sangue, evitare di inserire nel naso cotone emostatico, garze o altro materiale perché da irritazione e può far riprendere il sanguinamento nel momento in cui cercate di toglierlo.
Per prevenire può essere utile alleviare la secchezza e l'irritazione delle mucose, aumentare l'umidità in casa utilizzando un umidificatore, dissuadere il bambino dal mettere le dita nel naso troppo spesso, se è in grado di capire, informandolo di ciò che gli può capitare, tagliategli le unghie delle mani ogni settimana; abituatelo a farsi mettere qualche goccia di acqua fisiologica nel naso prima di soffiarlo, specialmente quando è molto intasato e chiuso; evitare di somministrare medicine a base di acido acetilsalicilico che possono aumentare la tendenza al sanguinamento, se vostro figlio ha la rinite allergica utilizzate gli antistaminici in modo da risolvere anche l 'epistassi.
Dott. Angelo Tummarello
Pediatra di famiglia
Consigliere provinciale Federazione Italiana Medici Pediatri
Coordinatore del Primo Punto Intervento Pediatrico Ospedale Paolo Borsellino di Marsala
Ricercatore e divulgatore scientifico
Marsala
Cell. 360409851
Email: dott.a_tummarello@libero.it