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15/01/2019 06:00:00

Salemi, strade al buio e manutenzione inefficiente. Che fine ha fatto la Gemmo?

 Da alcune settimane inspiegabilmente rimangono nel buio più pesto alcune strade e zone della città di Salemi.

La Gemmo, che dal dicembre 2013 si fa carico della manutenzione ordinaria e straordinaria, a quanto pare non riesce a farla nel migliore dei modi.
Come si ricorderà, la convenzione con la Gemmo, fu stipulata per decisione della Commissione prefettizia, insediatasi al Comune, dopo lo scioglimento per mafia.  Quando ci fu comunicato il provvedimento, nel corso di una conferenza stampa di ormai cinque anni fa, che i commissari convocavano periodicamente, tentammo di porre qualche obiezione. Ci fece drizzare le antenne soprattutto la lunga durata del contratto. Nove anni!

Una durata tanto prolungata ci spinse a chiedere notizie rassicuranti sulla natura della società aggiudicatrice dell’appalto. Non l’avessimo mai fatta! Mai dubitare della moglie di Cesare, ci fu detto! Alla nostra domanda, giudicata «birichina» dal Prefetto, ci fu risposto che i cittadini potevano stare tranquilli per il semplice fatto che l’impresa agiva sotto il controllo della Consip, la società per azioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Quale migliore garanzia, si sottintendeva. Già, la Consip! Confessiamo la nostra ignoranza. Fino a quel momento ne ignoravamo l’esistenza. Ma uscita dalla bocca di un Prefetto quella precisazione, per i momento, ci rasserenò. Solo in seguito avremmo familiarizzato con questo magico acronimo, ma per fatti politici di maggiore rilievo che coinvolsero esponenti di governo nazionale Purtroppo, sarà la cronaca giornaliera a confermare i nostri dubbi iniziali.

Da quel lontano 2013, più volte, abbiamo dovuto raccontare carenze e ritardi attinenti alla manutenzione della pubblica illuminazione di Salemi. Ma c’e’ di più. Il capitolato d’appalto prevede non solo la manutenzione ma anche l’apporto di miglioramenti e ammodernamenti alla rete.  In tutte le occasioni in cui abbiamo segnalato i disservizi e i ritardi per eliminarli, persino l’assessore ai lavori pubblici, Calogero Angelo, non ci ha nascosto la propria insoddisfazione verso l’azienda, giudicata priva dell’ efficienza necessaria per l’assolvimento dell’importante servizio. Non a caso, più volte l’assessore ha annunciato l’intenzione dell’amministrazione comunale di provvedere alla rescissione del contratto. Cosa non certo facile, ma forse sono maturi i tempi per farlo, anche in considerazione del fatto che, a quanto pare, la Gemmo avrebbe ceduto ad altra impresa la gestione del contratto.


Ai cittadini non interessa il nome della ditta. Agli utenti interessa una corretta gestione del servizio, che, fino ad oggi, ahimè, si e’ rivelata una autentica delusione.
Spesso, contrade e quartieri si sono ritrovati al buio per intere settimane.  Persino durante le festività. Ricordiamo, una per tutte, in occasione delle Feste di San Giuseppe, periodo in cui si riversano nel Borgo migliaia di visitatori. Un danno d’immagine per la città irreparabile! Fatti intollerabili, anche dal punto di vista della sicurezza delle persone che si trovano a camminare su marciapiedi e selciati non sempre al meglio delle condizioni ideali.


La Gemmo ha avuto in gestione in questi anni, tramite una serie di sub appalti, oltre che a Salemi anche in circa 50 Comuni siciliani. Una sorta di monopolio. E anche in negli altri comuni non sono mancate le diffide e le inadempienze.  E la Consip, citata come elemento di assoluta garanzia? Solo un miraggio.
Le foto che pubblichiamo, a corredo di questo nostro servizio, testimoniano il momento in cui si trovavano al buio a diversi giorni. Si tratta delle vie Torricelli, Buonarroti, Cannizzaro, Meucci, Volta della Zona Nuova e tutte, paradossalmente, intestate a scienziati che, chi più chi meno, hanno avuto a che fare con la corrente elettrica.  Ma nell’elenco si trova anche le strade che gravitano dell’area attorno ai Gessi, dove, anche qui, per ironia della sorte, insiste un impianto di pannelli solari.
Ma non si salvano alcune zone delle frazioni, come San Ciro e Pusillesi e nella via Felice Monti la curva meglio nota come quella di Ciucciu Grassu. Sono trascorsi 40 anni circa da quando in nostro articolo denunciavamo la scarsa illuminazione pubblica che caratterizzava la città di Salemi.  Il sindaco pro tempore di allora, con estremo senso del ridicolo, ci contraddisse accusandoci di essere poco poetici.  A suo dire, non appezzavamo l’aspetto pastorale (da Presepe, ebbe a dire, per la precisione) che assumeva la città vista da chi saliva verso il colle dalla stazione ferroviaria.  Oggi, che il tempo dei falsi poeti sembra essere stato seppellito, confidiamo in qualcosa di più prosaico.

Franco Ciro Lo Re