Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
13/02/2019 07:30:00

"Figurati se andiamo a prendere una di Palermo".

C'era scritto così in una mail arrivata per sbaglio proprio a Erminia Muscolino, la laureata in Biologia di Palermo che aveva fatto domanda per una borsa di studio in provincia di Pordenone, all'Istituto tumori Cro (Centro riferimento oncologico)di Aviano. Lei è andata su tutte le furie e ha ritirato la sua candidatura. E dall'Istituto tumori replicano: "Nessuna discriminazione".


Erminia ha 30 anni ed è di Ficarazzi in provincia di Palermo, laureata, si sta specializzando in Biotecnologia medica e medicina molecolare. Prima di terminare un altro corso di alta formazione in ricerca chimica missione Cra (Corso in ricerca clinica), manda vari curricula in centri in Italia che si occupano proprio di ricerca clinica. Ne manda uno anche ad Aviano, in provincia di Pordenone "naturalmente - precisa Erminia - essendo disponibile ad andare fuori anche a titolo gratuito, e per sbaglio ho ricevuto una risposta da questa struttura dove c'era scritto 'già ricevuto anche io... Figurati se andiamo a prendere una da Palermo'". "Quella mail - spiega la Muscolino - era indirizzata a un'altra persona, ma faceva riferimenti alla mia richiesta". La giovane biologa va su tutte le furie e racconta: "Ho letto incredula quella frase discriminatoria che parla da sola e sono rimasta allibita".
Ed ecco la reazione della giovane biologa: "Riscontro la sua mail sicuramente pervenutami per errore con poche ma sentite battute: sorvolando sui possibili profili penali che potrebbero desumersi dalle sue parole, palesemente discriminatorie per i palermitani, io volevo solo ringraziarla. Ho capito che questo centro non fa per me. A Palermo abbiamo menti libere, aperte e scevre da ogni pregiudizio, non credo potrei esprimere al meglio le mie potenzialità professionali e umane collaborando con persone con la mente ristretta, chiusa ed evidentemente corrotta da stupidi pregiudizi. Pertanto chiedo di non tenere conto della mia candidatura".

L'Istituto di Aviano: "Non siamo razzisti" - Dal Friuli la risposta nega qualsiasi atteggiamento razzista da parte del centro e spiega la decisione con questioni puramente finanziarie: quella borsa di studio non conviene se chi la vince arriva dall'altra parte del Paese.