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18/02/2019 02:00:00

Mistero sul ripetitore scoperto nei pressi della casa palemitana del presidente Mattarella

E' mistero sul congegno elettronico trovato in una cassetta dell'Enel nei pressi dell'abitazione palermitana del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Sull'accaduto è stata aperta un'inchiesta della Procura, le indagini sono curate dal pool di magistrati dell'antiterrorismo guidati da Marzia Sabella. 

A scoprire il ripetitore elettronico, attivato e in grado di ricevere e trasmettere un segnale da e verso un'altra sorgente che può essere una microspia, una telecamera o un computer, è stato un tecnico dell'Enel che venti giorni fa stava effettuando dei lavori di manutenzione vicino alla casa del presidente, tra via Libertà e via Pipitone Federico.

Una volta scoperto il congegno, che era alimentato abusivamente dalla rete elettrica pubblica, è scattato subito l'allarme attorno alla zona e agli altri luoghi palermitani frequentati dal Presidente Mattarella. I poliziotti non hanno trovato nulla nel condominio dove ogni tanto torna il Capo dello Stato. Il giallo, però, rimane, ed è legato al tipo di segnale che trasmetteva e soprattutto a chi. 

Sono stati controllati in questi giorni anche altre abitazioni della zona ma senza nessun esito. Gli esperti stanno studiando a fondo l'apparecchio trovato, in grado di ricevere il segnale da una distanza ravvicinata, e poi ritrasmetterlo lontano, su un’altra frequenza radio. Gli inquirenti pensano che la stazione possa essere stata nascosta nella zona anche se è stata disattivata il giorno stesso del ritrovamento e del blitz della polizia.