Il 90% circa degli agricoltori e allevatori interpellati ha risposto con un secco “no”: la Sicilia non sta centrando gli obiettivi del Piano di sviluppo rurale 2014/2020.
E’ il risultato del sondaggio lanciato qualche giorno fa dalla Cia Sicilia occidentale sulla propria pagina Facebook al quesito: “A poco meno di 2 anni dalla chiusura del PSR 2014/2020 occorre fare un primo bilancio sui contenuti e la gestione dei fondi europei fino a questo momento, per capire dove eventualmente si è sbagliato e dove si può ancora intervenire. Per questo chiediamo a tutti gli agricoltori siciliani di esprimersi su questo interrogativo: ritenete che la Sicilia stia centrando gli obiettivi di sviluppo del comparto agricolo?”. Un sondaggio che ha raggiunto oltre 3.500 utenti social.
La bocciatura all’andamento del PSR arriva da tutta la Sicilia. Dall’area palermitana, ad esempio, P. D. M sentenzia seccamente “non li sta centrando”, mentre N. T. parla di una “buffonata” perché a suo parere “i giochi li stabiliscono prima e poi escono i bandi cuciti ad hoc!”. S. G. chiede di cambiare strada perché “”continuando così sta affondando” tutto il comparto. Stesso tenore di commenti dal Trapanese: G. G. dice che “peggio di così non si poteva fare” e se la prende anche con i vecchi governi dell’Ars. M. P., produttore under 35, affonda il coltello: “Un Psr che ha penalizzato i giovani specialmente della provincia di Trapani che è stata declassata”. C’è anche chi propone una soluzione come A. D. S.: “Creare una simbiosi tra la politica ed il mondo agricolo, non è possibile che la classe politica sia distante anni luce dai veri problemi che affliggono gli agricoltori e le proprie famiglie”.
Commenti e voti anche dalla Sicilia orientale. Dal catanese, M. V. accusa: “I PSR sono per pochi, misure solo per 1000 imprese in tutta la Sicilia”. Stessa accusa da T. Z., di Siracusa: “Bandi solo per pochi e i soliti privilegiati”, rincarando la dose sull’insediamento dei giovani agricoltori: “Una farsa”.
Insomma, il quadro sembra abbastanza chiaro e delineato a fronte delle recenti dichiarazioni dell’assessore Edy Bandiera (“esauriti i fondi per fare nuovi bandi per il biologico e le indennità compensative”). I bandi pubblicati fino ad ora (chiusi e in corso) hanno impegnato circa 1,7 miliardi di euro sugli oltre 2,2 a disposizione. Restano sul piatto circa 600 milioni di euro per coprire 9 misure ed eventualmente emanare nuovi bandi di altre misure. La Cia Sicilia Occidentale auspica un coinvolgimento di tutta la Confederazione italiana agricoltori attraverso il suo gruppo dirigente regionale e rinnova quindi la sua piena disponibilità a discutere con l’assessorato alla soluzione dei problemi e a lavorare concretamente per avvicinarsi agli obiettivi prefissati dal PSR.