Rapina in un ufficio postale di Mazara. Con casco in testa e occhiali da sole, ieri pomeriggio il 35enne Giuseppe Adolfo è entrato nell'ufficio postale di via Salemi e armato di taglierino ha preso la borsa di una dipendente. La rapina ha fruttato al malvivente un bottino di 1250 euro, ma grazie alla descrizione della donna e di altri testimoni, i militari intervenuti sul posto assieme agli uomini della polizia sono riusciti a risalire all'uomo che è stato arrestato e rinchiuso nel carcere di Trapani. Qui di seguito il comunicato dei militari:
I Carabinieri della Stazione di Mazara del Vallo, guidati dal Luogotenente Maurizio GIARAMITA, con il supporto attivo degli uomini della squadra investigativa “Pegaso” del locale Commissariato di PS hanno tratto in arresto nel pomeriggio del 19 febbraio 2019 GIUSEPPE ADOLFO, 35 enne di Mazara del Vallo che, nel tardo pomeriggio di ieri, si sarebbe reso responsabile di una rapina aggravata ai danni di una dipendente delle poste.
L’Adolfo, si era recato presso l’ ufficio postale di via Salemi, travisato da occhiali da sole, casco e armato di taglierino. L’uomo, approfittando di attimi di disattenzione, si avvicinava alla dipendente alla quale sottraeva con violenza la borsa e la somma in contanti pari a euro 1250.
Dalle registrazioni dei sistemi di videosorveglianza si è potuto ricostruire con chiarezza la dinamica criminosa .
I Carabinieri intervenuti sul posto, supportati dagli uomini del commissariato, sono riusciti ad ottenere una descrizione del malvivente e dei vestiti da questi indossati, individuando da subito il possibile indiziato. Parallelamente a tale attività d’indagine, è stata poi intrapresa un’articolata attività informativa, all’esito della quale, grazie anche ad una successiva perquisizione domiciliare, che ha confermato i sospetti degli investigatori, si è potuto recuperare il bottino.
La comparazione delle prove raccolte con i fotogrammi hanno permesso di inchiodare l’uomo, arrestato nella tarda serata del 19 febbraio e di recuperare la borsa rubata alle dipendente delle poste e parte della refurtiva. Probabilmente una parte era già stata spesa dal malvivente
L’arrestato al termine delle formalità di rito veniva tradotto presso il carcere “Pietro Cerulli” di Trapani a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.