L’Italia che resiste, un comitato cittadino spontaneo nato esattamente un mese fa, il 2 febbraio, dopo la manifestazione che si è tenuta a Trapani, cui hanno partecipato moltissime persone, aderendo all'iniziativa nazionale, ha un unico obiettivo: la necessità di rifondare la Resistenza, di opporsi alla perdita di umanità che sta trasformando la nostra società. L’Italia che resiste oggi pomeriggio torna in strada a farsi sentire, con inizio alle ore 17, in piazza Saturno. Il comitato convoca il popolo dei Resistenti alle politiche di odio contro i migranti per affermare i valori di libertà, solidarietà e uguaglianza sanciti dalla nostra Costituzione.
Sarà una manifestazione civile, in cui si sottolineerà che l’Italia è un paese per accoglienza, convivenza e integrazione degli stranieri che arrivano col desiderio di trovare lavoro e dare il proprio contributo alla comunità nazionale. Un gruppo multiforme motivato dall’esigenza etica di rispondere con umanità alle problematiche della migrazione. Una reazione civile contro politiche aggressive e propagandistiche che colpiscono i migranti presenti in Italia, rendendo non esigibili diritti fondamentali della persona umana senza assicurare maggiore sicurezza alle nostre città, e per contrastare atteggiamenti xenofobi e razzisti. Sono tanti i singoli cittadini e le organizzazioni sul territorio che hanno già aderito: Un Mediterraneo di Pace, Libera, Anpi, Cgil, Art. 1 , Cif Marsala,, Trapani per il Futuro, Punto Dritto, Trapani Cambia, Art. 21, Saman, Arcobaleno, e tante altre in fase di acquisizione.
Come scrive il comitato sul gruppo che è stato creato sul social Facebook: «Per resistere alle scelte di chi vorrebbe lasciare morire in mare coloro che scappano da guerra, fame e povertà; di chi interrompe i percorsi di assistenza ed integrazione; di chi istiga all'odio e alla xenofobia dimenticando gli storici valori di accoglienza e convivenza sociale