"Non e' vero che il nostro hotel e' stato sequestrato". Lo dice Antonino Grammatico, amministratore unico della "Egaditurismo" srl e proprietario del Grand Hotel Florio, sull'isola di Favignana.
La struttura alberghiera e' finita nel blitz Scrigno, in riferimento al periodo in cui a gestirla erano stati i fratelli Francesco e Pietro Virga, capimafia di Trapani ieri arrestati dai carabinieri. "Da ieri riceviamo chiamate di disdetta ma noi siamo aperti, operativi e nessuno ci ha notificato alcun sequestro", aggiunge Grammatico. Il legale dell'uomo, l'avvocato Donatella Buscaino, "precisa che, nella scorsa stagione estiva, e' stata affidata alla societa' Phm srl, i cui esponenti sembrerebbero coinvolti nell'ambito delle indagini in questione, solo ed esclusivamente la gestione del Grand Hotel Florio; a causa del mancato pagamento dei canoni di locazione, e' stato eseguito lo sfratto per morosita' ed e' tuttora pendente un procedimento monitorio per il recupero dei canoni dovuti". Nell'ambito dell'operazione Scrigno il gip Piergiorgio Morosini ha disposto il sequestro della Phm srl, una societa' con sede a Palermo, perche' "creata per volere della famiglia Virga e per rappresentare gli interessi della famiglia mafiosa di Trapani, occultando la presenza effettiva dei fratelli Francesco e Pietro Virga, nonche di Francesco Peralta e di Mario Letizia, attraverso dei prestanome".
L'INCHIESTA. Francesco Virga e Mario Letizia si erano mossi con l'aiuto di un farmacista, Marcello Pollara, e avevano avviato una trattativa con il proprietario Antonio Grammatico, amministratore unico della Egaditurismo srl. Ma nell'affare si era intanto inserito un gruppo napoletano concorrente che rivendicava a sua volta una capacità intimidatrice perché poteva contare su un soggetto che "era stato in carcere per 30 anni".
Ma Virga era in grado di rispondere alla sfida criminale e ha confermato tutto il suo interesse anche in un colloquio intercettato con la moglie.
Alla fine del 2017 l'affare sembrava concluso. Virga, Lenzi e un altro socio occulto, Francesco Peralta, hanno cominciato a pensare a un socio fittizio. Dopo i primi acconti venne costituita una società, la Phm srl, con sede legale a Palermo.
Avrebbe dovuto assumere la gestione dell'albergo. Ma la vita della società venne improvvisamente agitata dai contrasti tra soci veri e soci occulti. E alla fine l'operazione sfumò con l'albergo restituito al proprietario originario.