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16/03/2019 06:00:00

Trapani, Villabuona: "Il sindaco ha sbagliato a non riconoscere figlio di una coppia gay"

 Una coppia gay si è vista negare dal Comune di Trapani la richiesta di iscrizione all'anagrafe dei figli, due gemelli, nati negli Stati Uniti attraverso la “gestazione per gli altri”. Valentina Villabuona, tra i responsabili di Punto Dritto, cosa comporta questo?

 

Per la legge italiana questi bambini hanno un solo papà, mentre l'altro non ha alcun riconoscimento.Non solo non ha doveri ma neanche diritti.

 

Cosa implica questo rifiuto da parte del Comune?

 

Come Punto Dritto abbiamo sostenuto questa vicenda insieme a Dario Safina e altri consiglieri comunali. E' legittima la scelta dell'amministrazione comunale. Però nasce dalla mancanza di una legge italiana. Perchè nonostante molti passi avanti non è stata mai adottata la Stepchild Adoption, che non era la soluzione ideale ma sicuramente una soluzione tampone. In questo caso il riconoscimento che veniva chiesto era pari a qualsiasi altra famiglia. L'amministrazione ha deciso di rimandare tutto ad un tribunale. In Italia molti sindaci lungimiranti hanno deciso di registrare questi atti alle anagrafe e permettono a questa famiglia di vivere più serena.

 

Uno dei due papà non potrà andare a prendere all'asilo i bambini, per esempio.

 

Questa è una delle conseguenze. Il papà non registrato avrà bisogno di una delega per prendere i bambini all'asilo.

 

E questo è soltanto un piccolo problema. Ma se dovesse succedere qualcosa di più grave?

 

Se il papà riconosciuto dalla legge venisse meno i bambini sarebbero adottabili. Anche dal punto di vista sanitario ci sono delle conseguenze.

 

Oltre a rappresentare Punto Dritto lei è anche del Pd, come il sindaco Giacomo Tranchida. Come mai non c'è questa condivisione?

 

Nel mio partito ci sono idee diverse. Ognuno di noi nei diritti civili ci mette la propria coscienza.

 

Lo scorso anno il sindaco Tranchida, però, a proposito di diritti civili, fece una battaglia sulla nave Diciotti, aprendo il porto di Trapani, nonostante le pressioni per chiuderlo.

 

In quell'occasione ho apprezzato molto l'intervento del sindaco Tranchida, ho condiviso meno la sua posizione sul decreto sicurezza. In questo caso come Punto Dritto abbiamo detto che un sindaco democratico, del Pd, non si può permettere di aspettare la sentenza di un tribunale. Veniamo dalle primarie del Pd, in cui ha vinto Zingaretti con lo slogan “prima le persone”. E' il nostro modo di fare politica e dobbiamo prenderci carico delle famiglie, e considerare che sono tutte uguali.

 

L'assessore Enzo Abbruscato ha fatto intendere che neanche a lui piacciono queste norme, ma queste sono e bisogna seguirle. Però ha detto anche che non è l'amministrazione ma i dirigenti a stabilire se riconoscere o meno l'iscrizione alle anagrafe.

 

Il diniego sicuramente l'ha dato il dirigente, ma ufficiale di stato civile è il sindaco. E' una scelta, una facoltà, non è illegittimo quello che hanno fatto, io non lo condivido. Sui diritti civili ognuno di noi ci mette la propria cultura e la propria storia.

 

La vicenda entra anche in consiglio comunale. Cosa ha in mente Dario Safina?

 

Ha fatto un'interrogazione, e stanno presentando una mozione. Noi ci incontreremo con altre associazioni, con questa coppia. E' un'occasione per creare una battaglia culturale su Trapani, aprire una discussione importante che non è contro qualcuno, ma serve a tutti per crescere. Ci sono molti commenti positivi, a dimostrazione che la società è matura.

 

Si può tornare indietro, sindaco e dirigenti possono ripensarci?

 

La mozione che verrà presentata in consiglio comunale chiederà proprio queste, con molto garbo. Non è una contrapposizione strumentale. La stessa coppia ha fornito una serie di strumenti affinchè si possa seguire la consuetudine già in atto in altri Comuni, da Milano a Torino a Firenze.

 

Pensi che tornerà indietro il sindaco Tranchida?

 

Lo conosco molto bene e so che quando ha un'idea la porta avanti fino in fondo. Però siamo chiamati a prendere posizioni politiche.