Eleonora Lo Curto, deputato regionale Udc, la cultura, l'archeologia, la politica, tutta la Sicilia ha subito una grande perdita con la scomparsa di Sebastiano Tusa. Lei è tra i politici siciliani più vicini a Tusa, la Sicilia perde tanto.
Io ancora non riesco a parlare con lucidità della sua perdita. Era così profonda la stima ed è così profondo l'affetto e la gratitudine che provo nei confronti di quest'uomo, uno studioso di fama mondiale. Averlo nella giunta del governo regionale è stato un pregio incredibile. La nostra politica non era abituata a tutto questo. La nostra politica è fatta di magheggi, di clientele. E abbiamo avuto la fortuna di confrontarci con una persona al di fuori da tutto questo. Era una una persona eccezionale. Come il ritrovamento eccezionale del Satiro piuttosto che del Rostro delle Egadi.
La scorsa estate lei e Sebastiano Tusa avete tenuto una conferenza stampa a Marsala, avete voluto il parco archeologico aperto, c'erano dei progetti. Cosa resterà?
L'ultima volta che ho parlato con lui è stato giovedì scorso in aula. Gli avevo presentato il presidente del Lions e altre persone che volevano fare qualcosa per il parco archeologico. Tusa è stato un grande ambasciatore della Sicilia nel mondo. L'idea di Sebastiano Tusa era che i parchi archeologici dovessero aprirsi al mondo, non recintati, non chiusi. Mi diceva “prima o poi lo apriamo il parco archeologico di Marsala, dobbiamo farlo diventare il motore di uno sviluppo di questa città. Dobbiamo abbattere i cancelli e le ringhiere”. E' di pochi giorni fa l'aiuto che gli ho chiesto e che mi ha fornito per tutte le iniziative che grazie al suo aiuto sono state calate nella rimodulazione del Patto per il Sud. Significa milioni di euro che arriveranno a Marsala proprio per sviluppare la campagna di scavi, per migliorare le strutture culturali esistenti. Tutto questo è stato reso possibile da un uomo visionario.
Sarà molto difficile per chi arriverà dopo di lui ereditare non solo l'assessorato ma anche il prestigio e l'amore per la Sicilia che portava in giro per il mondo.
Spero che il presidente Musumeci ascolti i suggerimenti.
Si parla della moglie, Patrizia Valeria Li Vigni, attuale direttore di Palazzo Belmonte Riso di Palermo.
Sarebbe la persona adatta. Perchè non si tratta di una sostituzione, ma di raccogliere un'eredità.