E’ tempo di elezioni europee, il 26 maggio si rinnoverà il parlamento con i suoi 750 deputati, eletti direttamente dai cittadini.
Nonostante si tratti di una elezione a suffragio universale, con una forma di democrazia transnazionale, l’affluenza alle urne è andata calando nell’ultimo decennio. I partiti sono in fermento, stanno per completare le liste e qualcuno è già in campagna elettorale.
Sarà Matteo Salvini il capolista della Lega in tutte le cinque circoscrizioni, in Sicilia poi seguiranno Igor Gelarda, Fabio Cantarella per la parte orientale dell’Isola, ci dovrebbe essere la messinese Daniela Bruno, accreditata è anche la palermitana Francesca Donato, un candidato sardo e altre due donne. Giochi quasi fatti dentro Forza Italia, l’accordo è stato chiuso in una riunione ad Arcore tra il presidente Silvio Berlusconi, capolista, e Gianfranco Miccichè commissario azzurro in Sicilia.
Sarà candidato Giuseppe Milazzo, attuale capogruppo forzista all’Ars, ha trovato posto Saverio Romano che ha già iniziato la sua campagna elettorale. Niente da fare, invece, per Giovanni La Via che ha trovato la strada sbarrata dallo stesso Miccichè, La Via sta trattando il suo inserimento in lista, c’è un forte pressing ma sembra che la porta di Forza Italia sia già chiusa. La candidatura di Milazzo e la sua eventuale elezione al parlamento europeo lascerebbe il posto libero all’Ars per il primo dei non eletti, si tratta di Salvatore Lentini.
Dentro al PD trova riconferma la candidatura di Michela Giuffrida per Catania, zingarettiana della prima ora, operazione chiusa proprio a Roma, e dell’uscente Caterina Chinnici. I dem della Sicilia occidentale questa volta puntano su Giuseppe Lupo, attuale capogruppo all’ARS, stanco del parlamento siciliano vorrebbe approdare a quello di Strasburgo.
La sua candidatura è data per certa da ambienti interni del partito, il parlamentare regionale è ben strutturato nei vari comuni dell’Isola. Lupo lascerebbe posto al primo dei non eletti nel Pd, Fabrizio Ferrara, che però da mesi è transitato in Forza Italia, mai una gioia per i dem. Non ci sarà Renato Soru, Zingaretti, segretario nazionale del Pd, spinge per una candidatura di Massimo Zedda, già sindaco di Cagliari e sconfitto alle ultime regionali.
Nel centro sinistra si colloca anche la lista di Più Europa di Emma Bonino che vede, tra gli altri, Fabrizio Ferrandelli come candidato. Fratelli d’Italia ha stretto un patto con gli Autonomisti siciliani, tra cui anche le neo formazione di Centr’Ali per la Sicilia, guidata da Giacomo Scala, ex sindaco di Alcamo.
I candidati dovrebbero essere Raffaele Stancanelli, Carolina Varchi, Carmelo Pullara, l’uscente Innocenzo Leontini, il sardo Stefano Maullu.
Il Movimento Cinque Stelle punta su Ignazio Corrao, il resto dei candidati è stato scelto su piattaforma Rousseau, circola intanto anche il nome della ex Iena Dino Giarrusso, dell’agrigentino Alessandro Cacciato, i nomi delle donne che potrebbero trovare un posto in lista sono la catanese Matilde Montaudo, Clementina Iuppa, cognata di Antonio Fiumefreddo.
Rossana Titone