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15/04/2019 07:45:00

Berlinguer a Palermo: "Il docente è docente della scuola italiana"

“La scuola è una; il corpo docente è uno solo; non ci sono i professori siciliani e i professori milanesi; non si possono fare concorsi distinti; non si può spezzare l’unità nazionale. Il docente è docente della scuola italiana”. Non ha usato mezzi termini l'ex ministro dell’Istruzione, Luigi Berlinguer, per esprimere la sua opinione sul progetto di autonomia differenziata o "secessione delle regioni ricche" come lo definisce il prof. Gianfranco Viesti.  L’occasione è stata quella del convegno “Diritto all’istruzione e autonomia differenziata: disuguaglianze obbligatorie” organizzato a Palermo dai tre sindacati per la scuola: Cgil, Cisl e Uil, i quali temono la creazione di sistemi non più omogenei su molti aspetti, dal reclutamento del personale scolastico ai programmi didattici. Berlinguer ha rimarcato che “Mentre noi siamo seriamente autonomisti, siamo contro il rischio gravissimo di regionalizzare la scuola. Non si può regionalizzare il curriculum, non è possibile che uno studente non studi Dante e debba solo studiare l’autorità culturale di una regione o dell’altra. Il vero pericolo oggi è che la destra, che si è inventata questa storia singolare dell’autonomia differenziata, interpreti questa stagione per spezzettare la scuola se non si conserva un curriculum unico, sia pure articolato, o un corpo docente unico formato per svolgere la sua funzione“.

 

Il padre della riforma sulla scuola non ci sta a passare come l’apripista di un sistema verso il quale ora dimostra tutta la sua contrarietà, rimarcando la differenza fra autonomia scolastica e regionalizzazione. “Contro la cosiddetta degenerazione regionalista – ha precisato Berlinguer – e non autonomista, ecco la differenza, contro questa ci dobbiamo schierare con la massima energia“.