Negli ultimi 10 anni nelle Università italiane ci sono 200 mila iscritti in meno. Ma il dramma è al sud, perchè nelle univesità del nord si ha un +7% di iscritti nel sud invece 30% in meno di giovani universitari. Tra le tasse universitarie che salgono, affitti sempre più salati e l’anomalia tutta italiana degli «idonei non beneficiari» studiare è diventato un lusso per pochi. A pagare il prezzo più alto sono studenti e studentesse del Mezzogiorno, costretti a rinunciare all’università. Il report è stato curato dall'Associazione Link e pubblicato su La Stampa. In Italia soltanto il 13% degli studenti è esonerato dal pagare le tasse, che fra l'altro sono le più alte d'Europa. In Germani per frequentare l'Università al massimo si pagano 100 euro l'anno.
Tra affitti, bollette, mangiare e tasse un figlio all'università costa tra i 10 mila e i 15 mila euro. Nell'anno accademico 2007/2008 gli iscritti erano 1.659.764 nel 2017/2018 1.428.395. A perderli sono le Università del centro e del su , rispettivamente -20 e -30 %. In Sicilia negli ultimi 5 anni i laureati sono dimunuiti del 13% in controtendenza con tutti i paesi europei, tant'è che l'Italia ha il minor numero di laureati in Europa. Ma siccome vanno di moda le fake news tutti ripetono la solita frase: "In Italia? Sono tutti laureati".