Caro Nilo,
oggi più che mai è il caso di portare all’esterno le riflessioni su quanto accaduto in una recente seduta di Consiglio Comunale, al fine di aprire un confronto pubblico. Per questa ragione scelgo la formula della lettera aperta per rivolgere a te ed a tutti gli iscritti della sezione ANPI di Marsala alcune valutazioni che vogliono essere nient’altro che un contributo alla discussione in atto. Partendo dal principio e considerando che mai mi sarei aspettato che nella mia Città alla vigilia del 25 aprile ci saremmo trovati ad affrontare una crisi nelle relazioni con quanti, come voi, operano un’importante azione di ricerca, studio e valorizzazione di quanti hanno dato la propria vita per la libertà nel nostro Paese nella lotta di Resistenza al nazi-fascismo.
Considerando anche il particolare momento storico che stiamo vivendo, fatto di negazionismo, di sufficienza nel descrivere una delle ricorrenze più importanti per la nostra storia quale “derby fra comunisti e fascisti”.
Rilevando con grave preoccupazione la pericolosa deriva che hanno intrapreso quanti oggi rispolverano senza vergogna le parole chiave del regime che ha portato nel baratro un’intera nazione e considerando altresì che tali messaggi, cosa impensabile fino a qualche tempo fa, provengono dai vertici del governo nazionale e ammiccano apertamente a forze eversive quali “Forza Nuova” o “CasaPound” nel soffiare sul fuoco dello scontro razziale, della xenofobia, nell’occupazione dei mezzi di informazione e nelle reti di Stato e riconducendo il dibattito a quanto accaduto nel nostro territorio trovo opportuno, al netto della disinformazione che è stata veicolata, ribadire alcuni concetti.
E’ vero, c’è stata una conferenza dei capigruppo consiliari che sembra non aver gradito la proposta di assegnazione di uno spazio all’ANPI all’interno di Palazzo VII Aprile. Vero anche che tale organismo serve esclusivamente ad approfondire alcuni aspetti e favorire le discussioni in aula. E’ bene ricordare che a causa della eterogeneità dei gruppi in Consiglio Comunale, ogni valutazione dei capigruppo risulta parziale. E’ il Consiglio Comunale a prendere le decisioni. Chi ha voluto “pilatescamente” lavarsi le mani rispetto alla decisione oggetto di diverse polemiche in questi giorni non ha ritenuto furbescamente opportuno dire che il dibattito sull’assegnazione o meno di una sede all’ANPI si terrà solo nella prossima seduta di Consiglio, quando tratteremo la mozione presentata dalla collega Licari e sottoscritta da diversi altri consiglieri, fra i quali il sottoscritto. Così come non posso non rilevare con grave rammarico (sappiamo entrambi che la proposta non giunge in questi giorni ma è sul tavolo da diversi anni) l’atteggiamento dell’Amministrazione Comunale che probabilmente avrebbe potuto e dovuto dare un contributo più incisivo. Spinti da quale sentimento domani Sindaco e Presidente del Consiglio, in occasione della celebrazione della Liberazione, prenderanno parola davanti alla lapide che ricorda i partigiani e le partigiane che hanno dato il proprio sangue per la nostra libertà?
Temo che qualunque formula retorica sceglieranno, questa non potrà non essere valutata quale ipocrita.
Con queste poche righe, pur comprendendo la tua posizione e la frustrazione di quanti con grande impegno hanno fatto sì che oggi possiamo conoscere tutti i marsalesi che hanno contribuito alla sconfitta del fascismo, ti invito sinceramente a riconsiderare la tua posizione già annunciata nei giorni scorsi ed a prendere parola, domani. La tua indignazione è la nostra. E’ l’indignazione di una Città che conosce la sua storia, che conosce la storia di questo Paese, che crede profondamente nei valori della Costituzione Repubblicana.
Il tuo silenzio sarà lì a ricordarci dell’inadeguatezza di quanti non intendono schierarsi neanche su un tema di fondamentale importanza qual è la lotta di Liberazione, perché questo oggi può inficiare in qualche modo il consenso elettorale. Accogliere l’ANPI nel “palazzo di Città”, luogo della democrazia e del confronto per me significa aprire il palazzo alla storia, dare la possibilità alle nuove generazioni di conoscere volti e nomi fino a qualche anno fa sconosciuti ai più e che la sezione ANPI ha riportato alla luce, perché questi risultino quale esempio di coraggio. Testimonianza che sui diritti fondamentali dell’uomo non si arretra di un millimetro. Che la storia è scritta col sangue e il sacrificio di ragazze e ragazzi che hanno deciso di sposare un ideale. Quel fuoco non può spegnersi sull’onda della mediocrità di quanti trovano disagio a cantare a viso aperto “Bella Ciao”, di quanti non ricordano che insieme ai comunisti c’erano i cattolici, c’era la società civile, c’erano insegnanti, preti, studenti e operai. Ma il tuo silenzio sarà la vittoria di quanti non vogliono che queste storie, queste testimonianze giungano alla luce. E sarà lì a ricordarci che la Città di Marsala, la sua classe politica, ha smarrito con grave colpa ogni barlume di buonsenso. Fra qualche anno, guardando al tempo in cui ho svolto un mandato di rappresentanza della mia comunità, fra le altre cose non vorrò ricordarmi di una inutile e colpevole polemiche sull’importanza della memoria.
Carissimo Nilo, carissimi iscritti alla sezione ANPI di Marsala, prendete parola domani.
Con sincera stima e gratitudine.
Daniele Nuccio
Consigliere Comunale Città di Marsala