Ieri è terminato con un nulla di fatto il tavolo a Palazzo Chigi sull’Autonomia, chiamata da molti analisti la "secessione dei ricchi". «Chi rallenta sull’autonomia non fa un dispetto a Salvini o alla Lega. Certe cose io me le aspetto dalle opposizioni, dal Pd», dice Matteo Salvini commentando le divisioni sull’autonomia ieri al vertice di palazzo Chigi. «Per me il tema non è l’autonomia — ribatte il vicepremier M5S Luigi Di Maio — Il tema è che stamattina il tavolo si è bloccato sulla regionalizzazione della scuola. Noi crediamo che un bambino in Italia non scelga in quale regione nascere e non è giusto che si dica che, siccome una regione ha più soldi, i bambini che nascono lì hanno più diritto all’istruzione di altri bambini che nascono in una regione in cui ci sono meno soldi».
E' intervenuto in conferenza stampa anche il Premier Conte, il quale ha ribadito che «Dovremo introdurre strumenti di salvaguardia solidaristici per evitare che l'Italia, come dire, si slabbri. Un progetto del genere sarebbe inaccettabile.. Io non posso trasferire tutte le competenze che vengono richieste. Se fosse così avremmo uno Stato centrale senza competenze».
Ma il tema, oltre alla Scuola, che ha fatto saltare il banco è stato quello delle gabbie salariali, fonti del Movimento hanno fatto sapere che «al vertice sull’Autonomia la Lega ha proposto di inserire le gabbie salariali, ovvero alzare gli stipendi al Nord e abbassarli al Centro-Sud. Per il M5s è totalmente inaccettabile. Una simile proposta spaccherebbe il Paese e la consideriamo discriminatoria e classista. Reintrodurla significa riportare l’Italia indietro di mezzo secolo. Follia pura».
Quello sulle Autonomie è l'ennesimo terreno di scontro tra gli alleati di governo. Ma qui, quantomeno per la Lega, siamo su un terreno minato. Risulta sempre più evidente che la Lega di nazionale ha ben poco, e i Governatori del nord premono sempre di più su Salvini. Non dimentichiamo che l'articolo 1 dello statuto della Lega tra le finalità prevede: "la Lega...è un movimento politico che ha per finalità quella di ottenere l'indipendenza della Padania...e il suo riconoscimento internazionale come Repubblica federale indipendente e sovrana".