In Sicilia è una strage senza fine in strada, con incidenti mortali causati da persone spesso sotto l'effetto di alcool o stupefacenti.
L'ultimo caso ieri in provincia di Ragusa, a Scicli. Un'altra vita spezzata. Una giovane madre getta i rifiuti e viene travolta da un'auto guidata da un cocainomane, Carmelo Ferrara.
Non era la prima volta che si metteva al volante dopo aver assunto stupefacenti. Ora è in carcere con l'accusa di omicidio aggravato. La vittima è una giovane mamma, Martina Aprile, 25 anni, madre di un bimbo di tre anni.
E' morta sul colpo, trascinata per qualche metro, mentre era uscita in strada per buttare i rifiuti alla fine del turno nel ristorante dove lavorava.
E' sempre a Scicli un ragazzino di 16 anni, Said, ieri in scooter si è schiantato contro un albero. Per lui non c'è stato nulla da fare. Non indossava li casco. Pare che il ragazzino stesse facendo delle prove di abilità con il proprio scooter, quando ha perso il controllo del due ruote, trovando la morte.
I DUE CUGINI. La salma del piccolo Simone e’ arrivata a Vittoria, dove si completeranno le procedure per l’autopsia affidata al medico legale Francesco Coco, incaricato dalla Procura di Ragusa – il sostituto titolare delle indagini e’ Andrea Sodani. Il corpo del piccolo ha lasciato il Policlinico di Messina intorno alle 16 di ieri, il bambino era rimasto ricoverato li’, nel reparto di terapia intensiva, dalle 3 del mattino del 12 luglio fino al decesso di ieri mattina. I funerali per dare l’ultimo saluto a Simone, si terranno mercoledi’ alle 16,00, giornata in cui verra’ proclamato il lutto cittadino. Come per il cuginetto Alessio anche questa cerimonia funebre si terra’ nella chiesa di San Giovanni e verra’ presieduta dal vescovo di Ragusa, Carmelo Cuttitta.
LA STRAGE DI ALCAMO. Nella chiesa Maria Santissima degli Agonizzantia Partinico si sono tenuti ieri i funerali di Francesco Provenzano, il tredicenne morto nell'incidente avvenuto sulla A29 all'altezza di Alcamo. Era in auto con il padre, adesso indagato per omicidio stradale, e il fratellino di nove anni, quest'ultimo ricoverato in condizioni disperate a Villa Sofia.
La piccola bara bianca, portata in spalla dai parenti, è stata accolta da un lungo applauso all’ingresso della chiesa. "Oggi Francesco è un raggio di luce – ha detto Don Giuseppe Vasi durante l’omelia – e la sua luce continuerà a guidarci e adessere un punto di riferimento per tutti noi. Prega per noi e per i tuoi familiari, specialmente per il piccolo fratellino, affinché le nostre lacrime siano segni di luce”.