Ok per il lungomare Dante Alighieri di Trapani - Erice, e per Marinella di Selinunte. Male per per Mazara del Vallo, alla foce del fiume Delia. Sono i risultati delle analisi di Legambiente sull'inquinamento del mare in provincia di Trapani.
Su 25 punti sulla costa monitorati, in Sicilia, 16 risultano fuori dai limiti di legge. Di questi, 12 sono giudicati “fortemente inquinati”. Nel mirino ci sono sempre canali e foci che continuano a riversare in mare scarichi non adeguatamente depurati.
È questa in sintesi la fotografia scattata lungo le coste siciliane dai tecnici di Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane.
Tre i punti analizzati nel trapanese dai tecnici di Goletta Verde, di cui due risultati entro i limiti (sul lungomare Alighieri a Trapani e a Marinella di Selinunte a Castelvetrano) e uno inquinato, sulla foce del fiume Delia a Mazara del Vallo.
“Il tema della depurazione è un’emergenza su cui non ci sono più alibi – afferma Mattia Lolli, portavoce della Goletta Verde – è infatti notizia di ieri il parere motivato da parte della Commissione Europea sulla nuova procedura d’infrazione ai danni dell’Italia sulla maladepurazione. Sono 237 le località nel Paese che non dispongono di adeguati sistemi di raccolta e trattamento delle acque di scarico. Molte di queste sono in Sicilia. Si tratta della quarta procedura d’infrazione, basti pensare che solo per la prima la Commissione Europea ha già condannato l’Italia a pagare una multa di 25 milioni di euro più 30 milioni per ogni semestre di ritardo nella messa a norma. Soldi che avremmo potuto spendere per progetti innovativi a difesa della salute del mare e dei cittadini”.