La Chiesa medievale Santo Ippolito di Erice è in stato di abbandono e oggi è anche a rischio crollo. L'edificio storico, che si trova lungo la strada tra Erice e Valderice, è un vero gioiello dell'età medievale. A segnalare lo stato di precarietà in cui si trova è il nostro lettore Francesco che ci scrive così:
"Segnalo lo stato pietoso della piccola chiesetta di epoca normanna che si trova a pochi km da Erice vetta in direzione di Valderice.
Si tratta di un manufatto delizioso, lasciato in completo abbandono malsegnalato e senza alcuna visibilità. Continuo a non capire perché non si riesca a valorizzare e promuovere - conclude Francesco - un territorio così straordinariamente ricco di storia e cultura".
La Chiesetta medievale di S.Ippolito, si trova sul fianco orientale del monte Erice a circa 400 m.s.l.m. lungo la strada provinciale che da Valderice porta ad Erice, a meno di un chilometro dal centro sulla vetta. Domina l’intero agro ericino da Bonagia fino al Monte Inici, con una superba visione dell'area dei Runzi e del versante orientale di Erice con il Castello, le torri del Balio, S. Giovanni e il Quartiere Spagnolo. La chiesa, oggi di proprietà pubblica e affidata al Comune di Erice, venne acquistata con circa 10.000 mq di terreno intorno dalla Presidente della Provincia, Giulia Adamo, su proposta del Dott. Giovanni Catania e dell'Arch. Vultaggio dalla Famiglia Barresi, che alla fine degli anni ’50 - su indicazione del Prof. V.Scuderi - la comprò da un pastore che la adibiva a ricovero di armenti. La struttura è oggi tutelata da vincoli monumentale, boschivo, paesaggistico ed idrogeologico. Sulla stuttura, che insiste su uno degli snodi principali della Sentieristica storica ericina, esiste uno studio di fattibilità che ne prevedeva la destinazione a “Spazio Espositivo Didattico-Museale sulla sentieristica storica di Monte S.Giuliano”.
Ritornata oggetto di interesse nel corso delle attività di ricerca territoriale avviate dal Progetto KALAT nell’area dei Runzi nel 1997, la Chiesa medievale di S.Ippolito sul Monte Erice rappresenta ancor oggi "l’esempio meglio conservato (seppur oggi nuovamente a rischio di crollo) tra una serie di piccole e prestigiose chiesette disseminate nella provincia di Trapani, spesso legate a culti benedettini o basiliani nati in Sicilia in età altomedievale e sviluppatisi dopo il periodo arabo con la rifioritura del culto cristiano avviato dai normanni" (V.Scuderi). La chiesa conserva numerosi elementi di vari periodi storici a partire dalla sottostante grotta eremitica, forse già paleocristiana o bizantina, con una struttura perimetrale forse normanna o trecentesca e preziosi cicli di affreschi sulle pareti. Inoltre così come rilevato con le indagini del Progetto KALAT del 1997, e la successiva pubblicazione della Carta dei sentieri del Monte Erice del 1998, si trova al centro di una vasta rete dei sentieri storici che per millenni hanno collegato la città di Erice ai siti a valle.