«Caro piromane, ti piace il fuoco? Vai all’inferno!».
Lo scrive su Facebook il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, che aggiunge: «Mi piacerebbe guardarli negli occhi e chiedere: perché date fuoco alla vita, perché volete distruggere la bellezza del nostro paesaggio? Poi prevale il senso di giustizia e penso che i piromani che, nella notte scorsa, hanno dolosamente appiccato focolai per il solo gusto di distruggere, andrebbero arrestati e buttata la chiave».
«Si occupi di questo la riforma della giustizia proposta dal governo al Parlamento - continua il governatore - perché abbiamo un solo timore: riuscire a prendere qualcuna di queste canaglie e vederla di nuovo circolare liberamente. In settimana andrò personalmente a vedere i danni. Intanto lasciatemi dire: bravi i nostri uomini del Corpo forestale della Regione, bravi i pompieri e molto bene il sistema di Protezione civile. Ma dovremmo utilizzarli in caso di calamità naturali, non perché un bastardo ha deciso di appiccare il fuoco. Vadano all’inferno, se proprio gli piace giocare con le fiamme».
Negli ultimi tre giorni, in Sicilia, sono andati a fuoco 356 ettari - di cui 198 di superficie boschiva - nel corso di 63 differenti incendi. Il Corpo Forestale della Regione Siciliana ha fatto fronte a quest'emergenza schierando sul campo 585 uomini e oltre 100 mezzi terrestri. In 72 ore sono stati impiegati, complessivamente 25 mezzi aerei, tra elicotteri e Canadair, che hanno portato a termine 264 lanci sui roghi che hanno colpito la Regione.
MONREALE. "Sessanta ettari di terreno, due case e un numero ancora imprecisato di auto, é il primo bilancio dei danni causati dagli incendi che questa notte hanno accerchiato Monreale e che hanno portato allo sgombero temporaneo di 70 persone, le quali, in parte, sono già rientrate nelle proprie abitazioni. Mentre sono ancora in corso di accertamento i danni riportati dal patrimonio boschivo, che ha colpito in modo rilevante la zona di Monte Caputo. Durante la notte, quando gli elicotteri e i Canadair non possono essere utilizzati, il lavoro degli uomini del Corpo Forestale, dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile, dell'Arma dei Carabinieri e della Polizia di Stato ha consentito di salvare l'abitato di Monreale dalle fiamme e di mettere in sicurezza la popolazione. Questa mattina, dalle prime luci dell'alba, sono ripresi anche gli interventi con i mezzi aerei. Attualmente, in tutta l'area del palermitano sono in azione 3 elicotteri e 4 Canadair".
Lo afferma l'assessore regionale all'ambiente, Salvatore Cordaro, che ha trascorso tutta la notte tra venerdì e sabato nell'area di Monreale, insieme al comandante del Corpo Forestale della Regione Siciliana, Filippo Principato, al Sindaco e al presidente del consiglio comunale della città, Marco Intravaia.
"Appena sarà completata la verifica dei danni, verrò personalmente sul posto per verificare gli interventi urgenti che dovranno essere disposti dalla Regione per mettere in sicurezza gli abitati colpiti dai roghi. Esprimo il mio personale ringraziamento e quello di tutti i siciliani, agli uomini combattono ogni giorno gli incendi che colpiscono la nostra splendida terra". Ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.
SCOPELLO. «Occorre ancora verificare con un ricognizione mirata ma sono circa 100 gli ettari di macchia mediterranea andati in fumo dopo il gravissimo incendio che ha interessato la zona di Scopello. Ferite visibili ad occhio nudo che condanniamo fermamente poiché parlano di un attacco programmato, in considerazione del forte vento di scirocco, e mirato poiché i roghi sono partiti da più punti impervi, almeno cinque, ed il nostro territorio non è stato il solo ad essere interessato da imponenti incendi. Quel che certo è che il danno è incalcolabile e che è stato limitato grazie all’unità di crisi che ha lavorato ininterrottamente. Dopo l’amarezza occorre la reazione: Castellammare oggi si rialza e torna a lavorare per ridare sicurezza ai luoghi colpiti. Dopo i resoconti di tutti gli organi che hanno collaborato, valuteremo ogni altra possibile azione per salvaguardare il nostro patrimonio naturale e garantire la sicurezza».
Il sindaco Nicola Rizzo traccia un primo bilancio dopo l’incendio che venerdì pomeriggio ha interessato il territorio di Scopello ed è stato circoscritto in serata e spento definitivamente sabato mattina: alle ore 16, 15 di venerdì 2 agosto è partito nella zona di “Visicari” e si è poi propagato nelle aree circostanti, cioè Levrieri, Sarmuci, Costa Maiorca fino a lambire il bosco di Scopello ed arrivare dietro torre Bennistra, quasi a toccare il borgo di Scopello. Per spegnere l’incendio ieri sono intervenuti anche un canadair ed un elicottero che hanno circoscritto i vasti fronti di fuoco alimentati dal vento di scirocco. Alle prime luci dell’alba di sabato gli ultimi focolai sono stati spenti con l’intervento di un canadair ed un elicottero della forestale. Secondo una prima ricognizione sono circa 100 gli ettari di macchia mediterranea (ampelodesma, ginestra, sommacco, olivastro) andati in fumo.
«Dopo l’intervento di un canadair e un elicottero della forestale intervenuti alle prime luci dell’alba, sono stati spenti tutti i fronti. L’ultimo focolaio su pizzo Varile, il punto più alto che sovrasta il bosco di Scopello, è stato spento sabato mattina alle ore 9. A presidiare i luoghi ci sono ancora delle squadre di operai forestali e protezione civile per eventuali riprese del fuoco tra le zone bruciate e quelle bonificate -spiega il sindaco Nicola Rizzo-.L’attenzione rimane alta poichè anche questa giornata è molto calda. Ieri il fronte di fuoco vasto e difficile da arginare è arrivato a lambire alcune abitazioni nella zona di Scopello ed alcuni abitanti sono stati in un primo momento allontanati a scopo precauzionale. Fortunatamente l’incendio è stato circoscritto e alla fine definitivamente domato e spento grazie al lavoro di vigili del fuoco, corpo forestale, polizia e carabinieri, protezione civile, croce rossa e polizia municipale che ringrazio ancora per aver lavorato incessantemente».