E’ successo qualcosa di strano sulla spiaggia di Selinunte, proprio ai piedi dei templi del parco archeologico.
Intorno alle 11 e mezzo di mattina, improvvisamente, il gorgo Cottone si è ingrossato raggiungendo il mare, con un carico liquido che aveva tutta l’area di non essere proprio acqua fresca.
I bagnanti sono subito usciti dal mare, mentre i gestori del vicino lido “Porta del sole”, insieme ad altri improvvisati volontari, sono riusciti ad arginare il flusso con sabbia e rami d’albero.
Lo sversamento di materiale è quindi stato impedito alla meno peggio, fin quando lentamente lo stesso flusso si è quasi esaurito.
Nel frattempo era stata allertata anche i carabinieri e la Capitaneria di Porto che ha effettuato due prelievi: uno dal fiumiciattolo e l’altro a riva, per le relative analisi chimiche.
Di solito, in questo periodo, il gorgo è quasi secco.
Non c’è dubbio quindi che quanto è avvenuto non abbia una matrice naturale.
Proprio un mese fa, era il 5 luglio, il gorgo Cottone si era ingrossato sfociando in mare. In quel caso però l’acqua sembrava pulita e qualcuno attribuì il fenomeno allo svuotamento della condotta agraria per una riparazione.
Stavolta, almeno per l’aspetto e per il cattivo odore, sembrerebbe più un problema relativo ad una condotta fognaria, oppure uno sversamento di acque reflue.
Si attendono i risultati dei prelievi.
E soprattutto si pretende che episodi del genere non debbano più verificarsi, vista anche la presenza nei paraggi di ben due strutture balneari: il lido Porta del sole ed il lido Zabbara.
Egidio Morici