"Fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce", dice il saggio.
La foresta a cui mi riferisco è quel pubblico meraviglioso dell’ "Albero delle Storie" - libreria per i più piccoli a Marsala, in Via Calogero Isgrò. Matilde, Stefania e Vitalba sono le tre proprietarie e anime di questo gioiello della città.
Le ho conosciute irrompendo nelle loro vite lo scorso anno per "38° Parallelo" scommettendo con loro. Quest’anno poi "38° KIDS" è decollato e il merito è unicamente loro. Hanno un collante col territorio che è determinante per leggere tra le righe necessità bisogni e la restituzione è stata commovente.
Ma non basta.
E’ una realtà che vive da tempo un momento di difficoltà e queste poche righe spero possano servire a solleticare le coscienze di chi già conosce l’Albero, chi non lo conoscesse, invece, che vada. Azioni, fare: non scomodo luoghi comuni e retorica di rito, non serve.
Sappiamo tutti quanto sia fondamentale per la crescita dei nostri figli l’approccio alla lettura ai laboratori multidisciplinari e loro - i rami dell’Albero - con fatica e determinazione vanno avanti lo stesso, ma credo non per molto ancora.
Faccio appello a tutti, ma non a comprare semel in anno un libro e poi un caro saluto, no: faccio appello affinché diventi normale frequentare la libreria, e far vivere a queste nuove generazioni la bellezza di avere tra le mani un libro una matita e un foglio e viaggiare con la fantasia, e ci sorprenderanno sempre.
Serve a noi adulti l’Albero delle Storie, e FONDAMENTALE il loro approccio etico e civile, è impensabile che possa avvenire altro. Se gettano la spugna loro, abbiamo perso tutti. Io ci credo, fate altrettanto,
Giuseppe Prode