Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
14/09/2019 18:40:00

Stragi del '92. Riprende il processo contro Messina Denaro

 E' ripreso il processo davanti la Corte d'Assise di Caltanissetta contro Matteo Messina Denaro, il super latitante di Castelvetrano è accusato di essere il mandante delle stragi del 1992 in cui sono morti Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.


Durante l'ultima udienza dovevano essere sentiti i collaboratori di giustizia Leonardo Messina e Angelo Siino, definito ministro dei lavori pubblici di Cosa nostra. Messina però è da tempo all'estero e irreperibile, con il programma di protezione a suo carico terminato. Mentre Siino era assente per “gravi condizioni di salute”. Ha risposto alle domande del procuratore aggiunto Gabriele Paci, invece, il collaboratore di giustizia, Calogero Gangi, che ha detto di aver solo sentito parlare di Matteo Messina Denaro e che sapeva che “era solo un uomo d'onore”.
“Era vicino a Riina. E mi ricordo che una volta ho accompagnato Provenzano nel trapanese per incontrare Mariano Agate ed altre persone vicine a lui nei primi anni ’80”., ha detto Gangi a proposito del boss di Mazara del Vallo, invece.
Il collaboratore di giustizia ha parlato ancora dei rapporti tra la mafia trapanese e quella corleonese.