Sarà giudizio immediato per Roberto Sparacio, l'unabomber che con un esplosivo messo in una chiavetta usb provocò il ferimento dell'ispettore della sezione di Polizia giudiziaria della Procura di Trapani, Gianni Aceto. Lo ha disposto il giudice per le indagini preliminari Piero Grillo che ha accolto la richiesta del pm Antonio D'Antona.
Sparacio, è un ingegnere informatico palermitano di 51 anni ritenuto responsabile dell'esplosione di una pen drive avvenuta nella Procura di Trapani e che provocò il ferimento di un poliziotto. Il processo a carico dell' uomo, è stato fissato per il 18 ottobre prossimo davanti al Tribunale collegiale di Trapani presieduto da Daniela Troja. Sparacio, appartiene a una famiglia facoltosa con interessi economici tra Trapani e Pantelleria e ad alimentare la sua capacità di costruire congegni esplosivi sarebbe stata proprio la determinazione a salvaguardare un ricco patrimonio minacciato da azioni legali. La chiavetta preparata dal Sparacio era contenuta in un plico indirizzato all'avvocato Monica Maragno, che, però, insospettita, lo consegnò alla Polizia. L'ispettore Aceto rimase ferito alla mano sinistra.