Accusato di aver fatto parte di un gruppo di giovani pacecoti che una notte dell’estate 2016 picchiò selvaggiamente un giovane extracomunitario, adesso è stato assolto dall’accusa di lesioni “per non aver commesso il fatto”. Insomma, non ha partecipato al pestaggio.
A sentenziare l’assoluzione del 30enne C.D., difeso dall’avvocato Natale Pietrafitta, è stato il giudice monocratico di Trapani Francesco Maria Giarrusso. Ad assistere legalmente la vittima (H. Ibn.) l’avvocato trapanese Giuseppe Buscaino.
Nel processo, l’avvocato Pietrafitta ha sostenuto, con successo, che il suo cliente non aveva picchiato la vittima, che, ascoltata dai carabinieri al momento della denuncia, aveva dichiarato di aver riconosciuto, tra i suoi aggressori, un giovane pacecoto. “All'atto della verbalizzazione, però – ha spiegato l’avvocato Pietrafitta - i carabinieri di Paceco compivano un errore, verbalizzando un soggetto diverso da quello effettivamente riconosciuto. Il Pm, però, nonostante l'evidente errore, esercitava l'azione penale nei confronti di C.D.”. Ma nel processo l’avvocato difensore è riuscito a mettere in luce l'errore, chiedendo e ottenendo sentenza di assoluzione. Si sarebbe trattato, insomma, di un errore di persona.