Ha calato tre assi che aveva nella manica Maurizio Bonaccorso che insieme a Claudia Pasciuti rappresenta l'accusa nel processo al Sistema Saguto. Ci sono nuove dichiarazioni raccolte qualche giorno addietro dai pm nisseni. Sono quelle di Achille De Martino, uno degli agenti di scorta del giudice Silvana Saguto, sentito qualche giorno addietro. «L'importanza - ha detto Bonaccorso - è legata alla falsa testimonianza di Scammacca». Silvana Saguto secondo l'accusa voleva che si assumesse il figlioccio dell'allora prefetto di Messina Stefano Scammacca in un'amministrazione giudiziaria, cosa che poi non accadde.
Se il tribunale ammetterà, sarà sentito inoltre un tecnico dei telefoni per spiegare il funzionamento della cella di via Isidoro La Lumia, a Palermo, in quella famosa sera in cui l'avvocato Cappellano Seminara avrebbe preso la tangente di 20 mila euro, che sarebbe stata consegnata al giudice Saguto nella sua abitazione il giorno dopo. Ci sono altre cinque misteriose intercettazioni telefoniche che dovrebbero entrare nel processo: anche questo ha chiesto Bonaccorso. Ha chiesto infine di sentire Salvatore Ponte per chiarire l'urgenza della consegna del piano industriale che è la ragione della visita a casa Saguto dell'avvocato Cappellano Seminara secondo la difesa, mentre l'impianto accusatorio sostiene che erano soldi e non documenti.
Strenua opposizione alle richieste del pm da parte della difesa di Silvana Saguto, l'avvocato Ninni Reina le ha definite «poco ortodosse. Ritengo che questi testi non possano portare alcun bagaglio di novità», ha continuato Reina.