Non c’era nessuna incompetenza territoriale. E’ “erronea la decisione del Riesame”.
Lo hanno deciso i giudici della Cassazione, valutando i ricorsi dei pm di Trapani contro le scarcerazioni degli indagati dell’operazione Artemisia, che invece erano state predisposte appunto dal Riesame, poche settimane dopo gli arresti.
L’indagine, per cui lo scorso 21 aprile furono arrestate 26 persone, rimane dunque a Trapani.
Si tratta del blitz in cui è stato arrestato anche l’ex deputato regionale castelvetranese Giovanni Lo Sciuto che - secondo l’accusa - a capo di una loggia occulta otteneva consensi elettorali attraverso la concessione di false pensioni d’invalidità.
Nelle motivazioni del provvedimento si legge: “La Corte non può tuttavia esimersi dal rilevare incidentalmente l’erroneità della decisione assunta dal Riesame in punto di competenza territoriale”.
Il punto centrale sta nell’episodio di peculato commesso a cavallo tra Palermo e la provincia di Trapani (un accordo tra Lo Sciuto e un suo ‘portavoti’ per la falsa assunzione della moglie in cambio del sostegno elettorale) che secondo i giudici del Riesame avrebbe trascinato l’intera indagine nel capoluogo regionale.
Circostanza che invece la cassazione ha rigettato, riportando di fatto la competenza all’autorità giudiziaria di Trapani.