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04/11/2019 16:45:00

Mafia Bet, stralciata la posizione di Stefano Pellegrino per legittimo impedimento

 Per legittimo impedimento dell’imputato, è stata stralciata, davanti al gup di Palermo Claudia Rosini, la posizione del deputato regionale marsalese di Forza Italia Stefano Pellegrino, per il quale la Procura della repubblica di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio per corruzione elettorale in concorso.

Il parlamentare regionale ricevette una informazione di garanzia lo scorso febbraio nell’ambito dell’indagine dei carabinieri “Mafia Bet”, che per associazione mafiosa, estorsione e corruzione elettorale ha visto finire in carcere gli imprenditori presunti mafiosi di Campobello di Mazara Salvatore “Mario” Giorgi, di 61 anni, e Calogero Jonn Luppino, di 39, zio e nipote, nonché Francesco Catalanotto, di 47, di Castelvetrano, gestore di un centro scommesse a Campobello.

All'on. Pellegrino, comunque, non è stata contestata l'aggravante mafiosa. Il 15 marzo, poi, i carabinieri arrestarono, per favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra, i campobellesi Giacomo Barbera, di 66 anni, e Paolo De Santo, di 44. Entrambi sono tornati in libertà, ma con divieto di dimora a Campobello di Mazara. L’indagine è stata coordinata dal procuratore aggiunto della Dda di Palermo Paolo Guido e dai sostituti Gianluca De Leo e Francesca Dessì. Secondo l’accusa, Giorgi e Luppino (quest’ultimo definito “re delle scommesse on line” nel Trapanese), alle ultime competizioni regionali (2017), avrebbero procurato voti a Pellegrino distribuendo a famiglie poco abbienti pacchi di generi alimentari. Stefano Pellegrino, uno dei più noti avvocati penalisti del foro di Marsala, è stato eletto con 7670 preferenze. “Non posso che ribadire la mia innocenza in relazione a qualsiasi fatto di corruzione elettorale” ha sempre affermato l’on. Pellegrino. Il rinvio a giudizio è stato, inoltre, chiesto anche per Giorgio Gaspare Luppino, di 66 anni, Maria Tocco, di 38, Antonino Cucuzza, di 45, Paola Maggio, di 38, Calogero Pizzolato, di 40, Gaudenzia Zito, di 50, tutti di Campobello di Mazara, Vito Balsamo, di 39, di Salemi, Antonino Tumbiolo, di 48, di Mazara del Vallo, e Giuseppe Di Stefano, di 82, di Salaparuta. Per l’on. Stefano Pellegrino, difeso dagli avvocati Luigi Pipitone e Gabriele Pellegrino, l’udienza è stata rinviata al 18 dicembre, mentre per tutti gli altri imputati al 2 dicembre, quando il gup sarà chiamato a decidere sulle richieste di costituzione di parte civile avanzate da Codici Sicilia, Antiracket Trapani e dai Comuni di Castelvetrano e Campobello di Mazara.

Le richieste di costituzione di parte civile sono state avanzate contro gli imputati accusati di associazione mafiosa.