Un anno fa come oggi la strage di Casteldaccia, dove l'alluvione sterminò due famiglie. Nove persone morte, intrappolate in una villetta travolta dal fiume Milicia.
Tra le vittime anche due bambini, di un e tre anni, e un adolescente. La furia dell'acqua ha cancellato due famiglie, i cui componenti si erano riuniti per passare la serata insieme in una villetta situata in località Casteldaccia. L'edificio è stato sommerso dall'acqua e dal fango del fiume Milicia, ingrossato dalle piogge e le nove persone all'interno sono annegate.
Distrutta la famiglia Giordano. In quella villetta c'erano 13 persone quella sera, quattro i superstiti, tra cui Giuseppe Giordano che in quella tragica notte ha perso tutta la famiglia.
Le vittime vivevano a Palermo, Santa Flavia e Bagheria (Palermo). Sono Rachele Giordano, di 1 anno; Francesco Rughò, 3 anni; Federico Giordano, di 15 anni; la madre Stefania Catanzaro, 32 anni e moglie di uno dei tre sopravvissuti, Giuseppe Giordano; il nonno Antonino Giordano, 65 anni, e la moglie Matilde Comito, 57 anni; il figlio Marco Giordano, di 32 anni, e la sorella Monia Giordano, di 40; Nunzia Flamia, 65 anni.
La villetta affittata dalla famiglia giordano era abusiva, costruita nell'alveo del fiume. Sotto accusa in quei giorni la gestione dell'emergenza maltempo e sopratutto i controlli e le attività di repressione dell'abusivismo edilizio.
Il maltempo in quei giorni in Sicilia fece in totale 12 vittime. Tra queste il consigliere comunale di Salemi Alessandro Scavone, 44 anni, morto nella notte tra sabato 3 e domenica 4 novembre, a Vicari dopo essere stato trascinato fuori dalla sua Jeep dalla furia dell'acqua. E a Salemi, ieri, ad un anno dalla morte, c'è stata una messa e un concerto in memoria di Scavone.