Era uno degli angeli custodi di Silvana Saguto adesso è tornato a raccontare la sua verità. Si è presentato spontaneamente ai pm il poliziotto ex capo scorta Achille De Martino, è salito sul pretorio ed ha raccontato smentendo le dichiarazioni dell'ex prefetto di Messina Stefano Scammacca, le ragioni ed il momento dell'incontro tra l'ex magistrato ed il prefetto. La testimonianza era stata richiesta dall'accusa Maurizio Bonaccorso e Claudia Pasciuti. I due si conobbero nel 2014 a Catania e non a Palermo sempre secondo De Martino e non per ragioni di lavoro ma per vicende personali. Era venerdì 4 luglio 2014. Il ricordo del poliziotto sembra essere nitido. I fatti avvenuti a Catania dove i due si incontrarono perché Scammacca accompagnò la Saguto da un medico per un consulto che riguardava il figlio minore Elio, che aveva avuto un'incidente.
«Siamo andati insieme alla Saguto a Catania perchè il prefetto Francesca Cannizzo le aveva indicato un suo collega, il prefetto Scammacca, che l'avrebbe fatta incontrare con un ortopedico di sua conoscenza. Andammo da Palermo a Catania, eravamo io, un collega e la dottoressa Saguto, senza il figlio. Ci incontrammo con il prefetto Scammacca al centro di Catania. Si salutarono e si presentarono in quel momento. -ha detto De Martino- Seguimmo la macchina del prefetto e ci fermammo sotto un palazzo dove c'era uno studio privato, entrarono la dottoressa Saguto e Scammacca. Ad ora di pranzo andammo in un ristorante dove attendeva un amico del prefetto, tale dottore Maurizio Cassarino. Entrarono al ristorante e pranzarono insieme».
Il poliziotto parla inoltre di Richard Scammacca nipote del prefetto che fu nominato in un'amministrazione giudiziaria dal collegio presieduto allora da Silvana Saguto, incarico per il quale è imputata l'ex prefetto di Palermo Cannizzo. «Ho poi rivisto Cassarino verso la fine dell'estate al tribunale di Palermo, davanti la porta della dottoressa Saguto, insieme al prefetto Scammacca e a Richard Scammacca». Un incontro che su sollecitazione del pm Maurizio Bonaccorso - come riporta Gds - ha raccontato essere durato mezz'ora circa. «Ho rivisto Richard Scammacca, una seconda volta nel Natale del 2014 al Parco dei Principi ci fu una cena dei Cavalieri alla quale la Saguto partecipò, era collaboratore dell'amministrazione giudiziaria».
È ritornata in ballo anche la famosa festa di compleanno del 23 luglio del 2010 che secondo De Martino si è tenuta al lido Peter Pan a Castellamare del Golfo alla quale il poliziotto sostiene che l'avvocato Cappellano Seminara partecipò. Ha tirato fuori a sorpresa le foto dei due compleanni in questione 2009 e 2010 Giuseppe Reina componente del collegio difensivo di Silvana Saguto. Foto che ha sottoposto al poliziotto. De Martino ha raccontato che l'avvocato Cappellano Seminara era alla festa di compleanno e che lo ricorda perchè i poliziotti fecero una battuta: «Non si vede da tanto tempo, come mai adesso? Perché la dottoressa va a fare il presidente delle misure di prevenzione». La festa in questione però dai riscontri fotografici non fu al Peter Pan ma a Villa Imera a Piana degli Albenesi. Al Perter Pan festeggiò l'anno prima nel 2009. Secondo la difesa quella battuta al compleanno del 2009 non ci poteva stare perché Silvana Saguto fu nominata a Settembre 2010 l'anno dopo. Alle contestazioni di Reina il poliziotto ha risposto: «La dottoressa Saguto ha fatto numerosi compleanni al Peter Pan».
Ha invece voluto ribadire quello che ha sempre sostenuto l'avvocato Gaetano Cappellano Seminara presente in aula, ovvero che non è mai andato a nessuna festa di compleanno dell'ex giudice. «Lo stesso giorno - ha detto Seminara - si laureava la figlia della mia compagna. Abbiamo festeggiato la laurea nell'abitazione di Mondello. E fortunatamente la mia compagna ha conservato le fotografie dell'epoca». Nelle foto sono raffigurati anche la cugina di Cappellano Seminara ed il marito che è il giudice Renato Di Natale, l'avvocato Gabriele Vancheri ha chiesto al tribunale di sentire Di Natale, riserva che sarà sciolta alla prossima udienza. Sarebbero state 20 le auto consegnate al vecchio Palermo Calcio per una sponsorizzazione alcune delle quali pare non riconsegnate. Prossima udienza fissata al 27 di novembre.