La convivenza con il figlio era diventata un inferno, segnata da aggressioni e minacce che si consumavano tra le mura domestiche.
Protagonista della vicenda, il trapanese Giuseppe Badalucco di 23 anni al quale è stato notificato l'avviso di conclusione delle indagini, preludio al rinvio a giudizio. Maltrattamenti in famiglia il reato che gli viene contestato dalla Procura. Il giovane, secondo la tesi accusatoria sostenuta dal Pm Brunella Sardoni, si sarebbe reso responsabile di episodi di violenza contro la madre. In una circostanza la donna sarebbe stata picchiata con una cintura e colpita al volto con una sedia.
Botte ma anche minacce. “Mi procuro un’arma da fuoco, ti uccido e mi suicidio”, avrebbe urlato, al culmine dell’ennesima lita, l’indagato alla madre dicendole anche di non raccontare a nessuno il calvario subito “altrimenti te la faccio pagare”. Badalucco è assistito dall’avvocato Fabio Sammartano