"Il trasferimento del prefetto Fulvio Sodano da Trapani ad Agrigento nel 2003 costituì un riconoscimento per la carriera in quanto andava a gestire una prefettura in piena emergenza immigrazione".
Così la testimonianza dell'ex ministro Beppe Pisanu al processo dinanzi alla terza sezione della Corte di Appello di Palermo, che vede imputato per concorso esterno in associazione mafiosa l'ex sottosegretario all'Interno ed ex senatore di Forza Italia, Antonio D'Alì.
Secondo la tesi dell'accusa Sodano venne trasferito da Trapani per volere di D'Alì dopo uno scontro con il Prefetto riguardo alla Calcestruzzi Ericina, confiscata al boss Vincenzo Virga.
"Il trasferimento di Sodano non fu disposto da me, ma dal Consiglio dei Ministri su mia proposta che è stata presa a seguito di una istruttoria effettuata dal Capo di Gabinetto (prefetto Mosca, ascoltato come teste la scorsa udienza, ndr)» ha detto Pisanu. «Non ricordo quali erano le ragioni che stavano dietro il trasferimento di Sodano, la prassi era quella di trasferire i Prefetti ogni due anni. Non mi risultano motivazioni di salute». Ed ancora. «Non ho ricordi precisi che D'Alì mi abbia parlato del trasferimento di Sodano, non so se abbia parlato con altri. L'ex ministro ha aggiunto che nel 2003 non ho avuto rapporti continuativi con Cuffaro che conoscevo dai tempi della militanza nella Dc. Non ricordo di averlo informato sul trasferimento di Sodano". La prossima udienza del processo all'ex senatore D'Alì è stata fissata per il 16 dicembre.