Nicoletta Indelicato, la 25enne marsalese uccisa con 12 coltellate la notte tra il 16 e il 17 marzo, non sarebbe stata uccisa nel vigneto di contrada Sant'Onofrio dove è stata rinvenuta, ma in quel luogo sarebbe stata trasportata già cadavere. E' questa una delle ipotesi saltate fuori dalla testimonianza di questa mattina, davanti alla Corte d'Assise di Trapani, del colonnello Carlo Romano del Ris di Messina.
“Nel tappetino del bagagliaio – ha detto il colonnello – è stata riscontrata la presenza di tracce di sangue di Nicoletta Indelicato”. Questo fa pensare, dunque, al fatto che non sarebbe stata uccisa lì, in contrada Sant’Onofrio, dove, è stato rinvenuto il suo corpo, ma da un’altra parte e poi caricata nel bagagliaio dell'auto e abbandonata in quel vigneto.
Ma le dichiarazioni del colonnello del Ris dicono anche un'altra cosa di assoluto rilievo: “A bordo dell’auto, la Lancia Y di Margareta Buffa – ha detto l’ufficiale – abbiamo riscontrato la presenza di tracce di sangue riconducibili alla vittima e all’imputata”. Ed, inoltre, secondo le analisi degli inquirenti nell’abitacolo dell'auto non sarebbero state riscontrate tracce di Carmelo Bonetta anche lui accusato dell’omicidio, ma tracce riconducibili ad una terza persona di sesso femminile che non è stata identificata.
Chi era quella persona. Era stata soltanto una passeggera di Margareta, in un'altra occasione, o era a bordo dell'auto quella sera? Certo su un’auto puo’ salire chiunque, anche persone estranee ai fatti. Il 16 dicembre si terrà la prossima udienza.