Il commissario straordinario annunciato e mai entrato in funzione. Accade in Sicilia ed è quello che doveva occuparsi delle strade dell'Isola. Scelto dopo mesi di braccio di ferro fra lo Stato e la Regione, annunciato in pompa magna come la soluzione a tutti i mali e tuttavia mai nominato.
Per sei mesi tutti sono rimasti convinti che Gianluca Ievolella girasse i cantieri in ogni provincia siciliana con i gradi di commissario per la viabilità, incarico che gli era stato affibbiato dall'ex ministro Danilo Toninelli. «Invece ero lì solo come provveditore alle opere pubbliche, incarico che già avevo e che resta l'unico che mi è stato formalizzato» ammette lui oggi. Quella nomina, al ministero delle Infrastrutture, non è mai stata fatta. Solo annunciata il 2 luglio.
Al punto che oggi nella legge di Stabilità in costruzione al Parlamento nazionale c'è una norma che prevede la figura di un nuovo commissario alla viabilità. Una replica? No, la definizione dell'originale. Così il vice ministro alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri spiega il corto circuito: «Dopo che Ievolella è stato scelto è caduto il governo. E quando siamo arrivati noi ci siamo accorti che la legge che istituiva la figura del commissario alla viabilità per le strade provinciali era incompleta. Non assegnava poteri a questa figura. Per questo motivo Ievolella non è mai stato formalmente nominato. Nel frattempo abbiamo iniziato a lavorare per cambiare la legge e poter dare poteri veri al commissario».