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24/12/2019 08:37:00

Marsala, sigarette di contrabbando. Tornano in libertà in cinque

Il gip del Tribunale di Marsala Francesco Parrinello ha rimesso in libertà, su richiesta degli avvocati difensori, cinque dei dodici arrestati dalla Guardia di finanza all’alba del 21 novembre per contrabbando di sigarette.

Si tratta degli indagati per i quali, un mese fa, il gip Sara Quittino, pur convalidando gli arresti, aveva disposto la scarcerazione. Ad uscire dal carcere di Trapani, per essere posti agli arresti domiciliari, erano stati i pacecoti Antonino Tranchida, di 33 anni, e Vito Valenti, di 42, nonché il trapanese Giuseppe Salerno, di 29, e Francesco Paolo Angileri, di 35, di Erice Casa Santa.

Soltanto obbligo di dimora a Paceco, con divieto di uscire di casa dalle 21 alle 7, invece, per Giuseppe Accardo, di 26. A difendere Angileri e Valenti è l’avvocato Luigi Pipitone, mentre Natale Pietrafitta è il legale di Tranchida e Accardi.

A difendere Salerno sono Vito Galluffo e Luigi Pipitone. Nella stessa operazione anti-contrabbando i militari delle Fiamme Gialle hanno arrestato anche gli egiziani Mohamed Alì Mahmod, di 24 anni, Saber Hassen Alì Ahmed Derwiche, di 30, Ihab Ahmed Farag, di 23, Mohamed Adel Abdi, di 23, Mohamed Aid Khamis, di 36, e Mohamed Ahmed Abd El Fetteh, di 22, e il libico Houssine Dinbaou, di 48.

Ai sette nordafricani è stato assegnato, come difensore d’ufficio, l’avvocato Gaspare La Grassa. L’operazione fu condotta dai militari della guardia di finanza di Palermo insieme al reparto aeronavale e con il supporto dei reparti territoriali di Trapani e Siracusa (questi ultimi arrestarono altre 5 persone poi rinchiuse a Sciacca). Furono sequestrate 8 imbarcazioni utilizzate per il trasporto di 6,7 tonnellate di tabacchi lavorati esteri prodotti in Tunisia e negli Emirati Arabi Uniti, oltre a 160 mila euro in contanti. L’indagine condotta dalla Procura di Marsala scattò nel tratto di mare di fronte la costa di Campobello di Mazara, dove fu intercettato e bloccato il motopeschereccio privo di bandiera “Yassin”, e del siracusano nella tarda serata di mercoledì scorso: un aereo Atr 42 della guardia di finanza di Pratica di Mare (Roma), in servizio di ricognizione nel canale di Sicilia, ha rilevato le rotte anomale di due imbarcazioni al largo di Lampedusa, che prima navigavano affiancate per poi dirigersi verso Mazara e Siracusa. Le due barche, ciascuna di oltre 20 metri, sono rimaste ai limiti delle acque territoriali in attesa dell'arrivo di motoscafi veloci, provenienti dalla costa, per il trasbordo delle casse di sigarette. Il dispositivo degli uomini della guardia di Finanza è riuscito a bloccare le "navi madre" che rientravano verso l'Africa e i motoscafi utilizzati per il trasbordo. Le imbarcazioni contrabbandiere nordafricane sono state abbordate e condotte a terra nei porti di Mazara e Siracusa. Sono stati arrestati sia gli 11 membri dell'equipaggio, di nazionalità egiziana e libica, sia i 6 italiani, acquirenti dei tabacchi di contrabbando. Uno dei trapanesi arrestati, ufficialmente disoccupato, percepiva il reddito di cittadinanza. Un beneficio che verrà immediatamente sospeso. Le 6,7 tonnellate di sigarette (Pine Blue), destinate a rifornire i mercati siciliani e in particolare la “piazza” di Palermo avrebbero fruttato all'organizzazione criminale introiti per oltre un milione di euro.