Via libera ieri dal Consiglio dei Ministi del rientro del disavanzo della Regione. La Sicilia potrà pagare in dieci anni i due miliardi di euro che la Corte dei Conti chiede di pagare.
Quindi, come al solito, a pagare saranno le future generazioni.
Entro 90 giorni dall'entrata in vigore del decreto legislativo, varato oggi, la regione dovrà sottoscrivere un accordo con lo Stato contenente specifici impegni di rientro del disavanzo, altrimenti la spalmatura dovrà essere contenuta in soli tre anni.
«L'intesa col governo Conte - ha dichiarato il governatore dell'Isola, Nello Musumeci - ci consente di proseguire nell'azione di risanamento, avviata già due anni fa, e di contenimento della spesa, tanto che non abbiamo contratto alcun debito sin dal momento dell’insediamento. Anzi, abbiamo ridotto l'indebitamento di ben settecento milioni di euro, rispetto agli otto miliardi che abbiamo trovato. Eviteremo così di effettuare tagli pesanti, che graverebbero sulle fasce più deboli della popolazione».
Dal canto suo, l'assessore regionale all'Economia, Gaetano Armao, ha sottolineato che «entro novanta giorni sarà definito con lo Stato un accordo che contenga le prescrizioni richieste dal governo nazionale, ma soprattutto chiuda definitivamente le intese sull'autonomia finanziaria regionale».
“E’ stato trovato l’accordo: le soluzioni normative individuate saranno utili alla Regione Sicilia per ripianare il disavanzo di amministrazione, e le quote di disavanzo non recuperate, in un periodo di 10 anni”. Così il sottosegretario al ministero dell’Economia Alessio Villarosa a proposito del provvedimento all’ordine del giorno del Cdm.
“Non ritengo sia un ragionamento di buon senso quello di pensare che tutti i problemi strutturali della Regione siciliana, quali la responsabilità nella gestione dei bilanci regionali, debbano alla fine ricadere sui lavoratori e sugli enti locali, che ne pagherebbero le conseguenze”, sottolinea Villarosa
“Non oso neanche immaginare senza questa norma quali conseguenze disastrose potrebbero verificarsi in futuro anche sul bilancio dello Stato italiano. Sono veramente soddisfatto dell’obiettivo raggiunto per per la Sicilia e per l’Italia. Un ottimo punto di ri-partenza per migliorare il futuro della Regione Sicilia dalle ottime potenzialità”.