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31/12/2019 07:00:00

Regione, il governo Musumeci cerca di salvare i fondi europei

 La Regione sta cercando di evitare di restituire a Bruxelles parte dei fondi europei da investire nel 2019. Se tutte le verifiche daranno esito positivo Palazzo d'Orleans avrà superato entro domani l'asticella dei 404 milioni. Saranno decisivi nella rincorsa al target di spesa gli investimenti fatti dagli assessorati alle Attività Produttive e alle Infrastrutture. Il primo, guidato da Mimmo Turano, ha certificato 135 milioni di spesa nel solo mese di dicembre. Il secondo, guidato da Marco Falcone, è andato anche oltre questa soglia mettendo sul tappeto il finanziamento di nuovi tratti di ferrovie e strade.

Così la Regione si prepara alle verifiche di Bruxelles. Come già avvenne l'anno scorso, quando il target era di 708 milioni, anche adesso dopo il rush degli assessorati si attende che la Commissione Europea ratifichi tutto rimborsando i contributi, che finora sono stati anticipati dalla Regione. È una procedura complessa e niente affatto scontata: nel corso del 2019, per esempio, le verifiche fatte sulle spese del 2018 avevano portato Bruxelles a contestare centinaia di milioni di investimenti. Da qui il blocco dei rimborsi, superato appena un paio di settimane fa dopo un lungo contraddittorio fra il governo e la Commissione Europea.

Anche quest'anno sono finiti nel novero degli investimenti certificati dei progetti che facevano parte pure di altri programmi: è il caso, per esempio, della tratta ferroviaria Scicli-Rosolini (10,9 milioni) e del secondo lotto della strada Agrigento-Caltanissetta (14,4 milioni). Riguardo queste scelte il dipartimento Programmazione, guidato da Dario Tornabene, non ha dubbi sul fatto che tutto sia stato eseguito rispettando procedure europee.

 Il dipartimento Infrastrutture, guidato da Fulvio Bellomo, ha inserito fra le spese certificate il primo lotto della tratta metropolitana Stesicoro-aeroporto di Catania che vale 4,2 milioni. C'è anche il tratto Notarbartolo-La Malfa della linea ferroviaria Palermo-Carini che vale altri 3 milioni e 444 mila euro. Altri 14,2 milioni sono stati spesi per l'acquisto di nuovi treni.