"Margareta faceva l'escort a pagamento. Non so se tra lei e Nicoletta vi fosse una relazione sentimentale. Anche Nicoletta, però, per un certo periodo di tempo si prostituiva per avere qualche soldo in tasca".
Le dichiarazioni rese, questa mattina, dinnanzi alla Corte d'Assise di Trapani da Carmelo Bonetta hanno spinto la presidente Daniele Troya, su richiesta dell'avvocato Giacomo Frazzitta, a far proseguire l'udienza a porte chiuse. Questa volta Carmelo Bonetta - dopo l'udienza prima della pausa natalizia nel corso della quale il maestro di balli caraibici era stato colto da malore, finendo in ospedale - è stato ascoltato in videoconferenza. "Margareta e Nicoletta - ha detto - litigavano spesso. Non so il motivo, però. Erano cose da donne ed io non mi mettevo in mezzo".
Sul movente del delitto, però, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Ha anche raccontato di essere stato manipolato da Margareta Buffa: "Voleva che la coprissi, minacciandomi se non avessi fatto quello che lei voleva di lasciarmi.". Dopo l'omicidio di Nicoletta Indelicato, Margareta Buffa, secondo la tesi di Carmelo Bonetta, si è impossessata di alcuni effetti personali della vittima. In particolare di un braccialetto e del suo telefonino cellulare. Mentre Carmelo Bonetta e Margareta Buffa erano nella sala d'aspetto della caserma dei carabinieri di Marsala, la ragazza ha detto al maestro di ballo "io da qui voglio uscire con la mia vita e con la mia auto. Quando le ho rivelato che volevo confessare , mi ha detto che il cadavere non si doveva trovare e che io mi dovevo assumere la responsabilità. Alla fine io mi sono preso le mie responsabilità. Lei, invece, no". Agghiaccianti le sue dichiarazione su cosa avessero fatto lui e Margareta Buffa dopo il delitto.
"Siamo andati a lavarci e a cambiarci gli indumenti e poi ci siamo recati a Castelvetrano per andare a ballare all'Area 14. Durante il tragitto non abbiamo parlato di nulla, pensavamo solo a divertirci"