Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
26/01/2020 02:00:00

Giornalismo, il Premio Francese a Scavo, Santino e Filippone

 Nello Scavo, giornalista di Avvenire, e Umberto Santino, fondatore del Centro siciliano di documentazione Giuseppe Impastato, sono i due vincitori del ventitreesimo Premio nazionale Mario e Giuseppe Francese. La cerimonia di consegna si terrà la mattina del 6 febbraio al Real teatro Santa Cecilia di Palermo. La scelta della commissione  - riporta Repubblica - è ricaduta su Scavo "per premiare il suo scrupoloso lavoro svolto negli ultimi anni, durante i quali ha alzato il velo sugli interessi criminali dei grandi trafficanti di uomini nel Mediterraneo. Un modello di giornalismo e un impegno civile che non hanno conosciuto pause durante la sua carriera professionale". Oggi Nello Scavo vive sotto la protezione dello Stato. A Umberto Santino, che nel 1977 ha creato il Centro Impastato con Anna Puglisi, va riconosciuto l’impegno di una vita nella ricostruzione della verità sull’omicidio di Peppino Impastato, assassinato dalla mafia nel 1978 a Cinisi. Un impegno che ha varcato i confini di Cinisi fino alla creazione, in pieno centro a Palermo, del No Mafia Memorial.

Il Premio Giuseppe Francese va invece a Tullio Filippone, collaboratore palermitano di Repubblica, giovane cronista che ha scoperto e diffuso la storia della professoressa Rosellina Dell’Aria. "Un caso - rilevano gli organizzatori in un comunicato - che ha toccato nervi scoperti e che ha creato enormi imbarazzi e non poche difficoltà nei palazzi del potere". Per la menzione speciale è stato scelto Gaetano Scariolo, cronista siracusano di nera corrispondente dell’agenzia Agi a cui nello scorso mese di maggio hanno bruciato l’auto. Con il suo lavoro, sempre in prima linea, ha assunto le vesti di giornalista scomodo, dando fastidii ai criminali che hanno cercato di intimidirlo bruciandogli l’auto.

Il premio è organizzato dall’Ordine dei giornalisti di Sicilia, in collaborazione con Libera, l’associazione Uomini del Colorado e con la sezione siciliana del Centro sperimentale di cinematografia-Scuola nazionale di cinema. La commissione è presieduta da Gaetano Savatteri ed è composta da Giulio Francese, figlio di Mario e presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia; Felice Cavallaro, inviato del Corriere della Sera; Salvatore Cusimano, direttore Rai Sicilia; Franco Nicastro, componente della giunta dell’Ordine nazionale, e Riccardo Arena, consigliere dell’Ordine regionale.