Per l'allora Sindaco di Marsala Giulia Adamo era tutto sotto controllo, e si trattava di semplice "erbetta", ma in realtà la vicenda era ben più grave: c'era uno studio sulla posidonia, pianta marina protetta, nelle carte per la progettazione del porto (mai fatto) di Marsala che era stato falsato.
E oggi quell'inchiesta, dopo tante peripezie, arriva in un'aula di Tribunale. La competenza è passata da Trapani a Marsala, e indagato è l'ingegnere Pietro Viviano, ai tempi responsabile del Genio civile opere marittime di Palermo.
Sulla vicenda il pm ha chiesto l'archiviazione, ma il Gip ha invece disposto un'udienza per approfondire alcuni aspetti della vicenda.
L'indagine riguarda il progetto per la messa in sicurezza del porto di Marsala, progetto poi arenato. Fu al centro di un vivace scontro tra l'allora Sindaco di Marsala, Giulia Adamo, e Massimo Ombra, titolare della società che invece aveva in corso la procedura per la realizzazione del porto turistico, la Myr, avviata dall'allora Sindaco Renzo Carini.
Ci fu anche un sequestro di carte, al Comune di Marsala. Tutto nacque da una denuncia dell'Assessorato Infrastrutture della Regione Siciliana che, come rivelato da Tp24, scoprì che nel progetto del porto di Marsala ci sarebbero state delle "illecite manomissioni", in particolare nelle tavole che riguardavano la presenza della posidonia nel tratto di mare interessato ai lavori.
Pietro Viviano è uno dei tecnici di maggiore fiducia di Giulia Adamo. Fu lei, da deputato regionale, nel 2010, ad insistere affinchè la Regione desse a Viviano, nella qualità di responsabile del Genio Civile Opere Marittime, l'incarico di progettare la messa in sicurezza del porto di Marsala: “Così risparmiamo un sacco di soldi e non diamo il porto ai privati” disse Giulia Adamo in quell'occasione.
Secondo la Procura qualcuno avrebbe inserito nel progetto definitivo del porto di Marsala una falsa mappa, indicando la presenza di "posidonia degradata e/o morta" in una porzione di mare nella quale doveva essere realizzato il porto. Però nello studio della ditta Prisma, che aveva effettuato i rilievi, e li aveva depositati al Genio Civile di Trapani, la posidonia, pianta protetta, era indicata come tutt'altro che morta ...
La posidonia, lo ricordiamo, è una pianta (non è un'alga) adattata alla vita sottomarina. E' un elemento chiave per la conservazione degli ecosistemi mediterranei e previene l'erosione delle coste. Oggi è protetta perchè le praterie di posidonia stanno scomparendo, purtroppo, in tutto il Mar Mediterraneo.