Sul portale messo a disposizione dal Ministero per l’Innovazione tecnologia e la Digitalizzazione, con il supporto tecnico dell’Agenzia per l’Italia Digitale, sono disponibili offerte di giga gratuiti utili, fra l’altro, per facilitare la didattica a distanza.
Li mettono a disposizione Vodafone, Tim, Fastweb, Wind e Iliad. “Un supporto in più per docenti, studenti e famiglie”, fanno sapere le Ministre Paola Pisano (Innovazione Tecnologca) e Lucia Azzolina (Istruzione) che stanno sollecitando diversi partner privati a dare il loro contributo, in forma gratuita, in questa fase di emergenza.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto di solidarietà digitale lanciato dal Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione nei giorni scorsi ed esteso a tutto il territorio nazionale con l’obiettivo di aiutare le persone, i professionisti e le aziende a continuare, attraverso servizi digitali, la propria attività e mantenere le proprie abitudini di vita.
Rispettando al tempo stesso le disposizioni del nuovo Decreto del Presidente del consiglio dei ministri (Dpcm del 9 marzo 2020) che introduce misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del Coronavirus (SARS-CoV-2) sull’intero territorio nazionale. Diverse le opzioni utili, sul portale, anche per famiglie, ragazzi, insegnanti.
“In queste ore così difficili la tecnologia ci viene incontro consentendo, ad esempio, alle scuole di poter mantenere il contatto con gli studenti, di garantire il diritto allo studio – dichiara la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina -. Ringrazio tutti i partner pubblici e privati che ci stanno dando una mano, supportando il Paese, i cittadini, in questa fase di emergenza”.
“Digitale e innovazione possono rappresentare, se utilizzate nel modo giusto, risorse preziose per migliorare la vita dei cittadini – dichiara Paola Pisano, Ministra per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione -. Oggi l’Italia è chiamata ad affrontare un momento di emergenza sanitaria senza precedenti. Anche in questo contesto difficile, l’innovazione può dare il suo contributo, se non a ritrovare la normalità forzatamente perduta, almeno a trovare una quotidianità diversa nella quale non dover rinunciare a lavorare, a informarsi, a fare la spesa, alla propria socialità e, specie per i più piccoli, al gioco, alla formazione, all’istruzione”.