Uscire da casa per paura del terremoto o restare a casa per paura del coronavirus? Panico nella notte in Calabria, investita da un terremoto che ha creato una vera e propria psicosi, con sei forti scosse.
Questa notte, in piena emergenza coronavirus, c'è stata prima una scossa di magnitudo 3.9 all’1.52 e poi uno sciame sismico sullacosta occidentale della Calabria. E le persone non sanno se uscire di casa per il terremoto o rimanere a casa per la quarantena. Non sono stati segnalati danni a persone o cose.
Il boato, la terra che trema, libri e suppellettili giù dagli scaffali. Sei forti scosse di terremoto, con epicentro nel Tirreno cosentino, registrate a pochi minuti l'una dall'altra, hanno buttato giù dal letto mezza Calabria e sono state avvertite distintamente da Cosenza a Reggio Calabria. Secondo i primi dati forniti dall'Ingv, le prime tre hanno avuto epicentro al largo di Serra d'Aiello, lungo la costa occidentale, con magnitudo arrivata a toccare i 3.9 gradi della scala Richter. Le altre tre sono state registrate poco più a Nord, al largo delle coste di Amantea. La prima, preceduta da un forte boato, ha toccato magnitudo 3.4, seguita da una seconda più lieve, di 2.3, e poi una terza di 3.5. Terrorizzata, molta gente si è precipitata fuori dalle case ed è scesa in strada, ma i più sono corsi a ripararsi in auto. Troppa la paura di assembramenti e possibili contagi da Covid 19. In molti si sono rifugiati nei pressi del lungomare.
#Terremoto ML 3.9 #17marzo ore 1:52 sulla Costa Calabra sud occidentale e ML 3.5 ore 2:02 in quella nord occidentale. Non sono giunte al momento alle sale operative dei #vigilidelfuoco richieste di soccorso e segnalazioni di danni [Aggiornamento ore 6:00]
— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) March 17, 2020